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Il Salone di Ginevra rischia di fallire

di Fabio Madaro
Pubblicato 18 giugno 2020

Tira aria di crisi per quello che è sempre stato un’istituzione tra i Saloni dell’auto, il cui futuro ora è messo in dubbio dalla nuova realtà post coronavirus.

Il Salone di Ginevra rischia di fallire

RISCHIO FALLIMENTO - Dalla Svizzera tornano a rimbalzare notizie preoccupanti riguardo il futuro del Salone di Ginevra,  il cui nome ufficiale è Geneva International Motor Show (Gims). A parlarne questa volta è lo stesso direttore della rassegna, Sandro Mesquita, secondo cui il Motor Show rischia il fallimento se non si trova una soluzione entro il mese di settembre. Questo perché l’edizione del 2021 realizzata con l’appoggio delle istituzioni cantonali in cambio di un prestito di 16,9 milioni di euro non è fattibile. Il direttore ha spiegato che al momento non ci sono discussioni con lo Stato, nonostante i continui appelli del comitato organizzatore, sostiene Mesquita in un’intervista rilasciata alla Tribune de Geneve, e il consiglio di fondazione del Salone si riunirà il 22 giugno proprio per chiarire una serie di punti  riguardo l’eventuale partecipazione statale. 

DEBITI E DUBBI - Ricordiamo che lo scorso 5 giugno il Gran Consiglio ginevrino aveva approvato un prestito di 16,8 milioni di franchi, rimborsabile entro la fine del 2037, alla fondazione del Motor Show, in relazione ai suoi obblighi finanziari per l'edizione 2020, annullata per la pandemia di coronavirus, e per l'organizzazione dell’edizione del 2021. L'aiuto poneva alcune condizioni, rifiutate dagli organizzatori della mostra. Nel dettaglio una delle condizioni poste dalle autorità cantonali era quella di subappaltare la manifestazione a Palexpo SA, la società che appunto gestisce la fiera di Ginevra e che appunto ospita l'evento: una condizione ritenuta inaccettabile dal comitato organizzatore.

IL 2021 IN FORSE - Sia come sia, secondo un sondaggio effettuato tra i membri di Auto Suisse, a Ginevra sembra davvero tirare una brutta aria perché al momento il 73% dei marchi automobilistici ha dichiarato che l'anno prossimo non parteciperà all’evento. 

E IN FUTURO? - Mesquita pone inoltre l’accento sul fatto che le incertezze in materia di viaggi potrebbero impedire a molti dei 10.000 giornalisti accreditati da tutto il mondo di venire a Ginevra. Ecco perché più che all’edizione 2021 si sta pensando a un Motor Show 2022, sebbene si stiano tuttora esplorando altre strade oltre a quella del prestito statale. Più appropriato, forse, sarebbe l'arrivo di un gruppo di investitori in grado di portare nuova liquidità. Ma non è impresa semplice anche perché, dice Mesquita, andrebbe ripensato e rivisto l’intero statuto del Salone. Ma il tempo sta per scadere e, purtroppo, in caso di fallimento dell'iniziativa, non si può escludere la vendita del marchio storico  “Salon de l'auto”.



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Ritratto di Lorenz99
18 giugno 2020 - 10:04
LAMBORGHINI GIÁ HA DETTO CHE NON PARTECIPERÂ AD ALCUN SALONE, MOLTI GIA STAVANO RIDUCENDO, FORSE LA PANDEMIA HA DATO MODO DI SPERIMENTARE FORMULE ALTERNATIVE. DOVRANNO EVOLVERSI IN NUOVE FORMULE, MENO IMPEGNATIVE PER LE CASE E PIÙ COINVOLGENTI PER IL PUBBLICO. POI CON GUIDA AUTONOMA ED ELETTRICO LA PASSIONE VERRÀ SEMPRE MENO.
Ritratto di Santhiago
18 giugno 2020 - 11:12
Poi si vedono i millenials ritrovarsi in gruppi, senza alcuna protezione, ad ammassarsi nei bar come se niente fosse. Simbolo di un mondo che non ha rispetto per nulla, e lo fa per scopi ridicoli
Ritratto di otttoz
18 giugno 2020 - 11:22
gli svizzeri ce li hanno i soldi per sovvenzionarlo...
Ritratto di BioHazard
18 giugno 2020 - 11:40
Il mondo delle fiere è in crisi totale. Sono fallite a Milano già diverse aziende che curavano gli allestimenti e gli eventi in città del Salone del Mobile, EICMA ha rinunciato per quest'anno, Tempo di libri sta gettando la spugna dopo il flop, Fiera Milano è in forti difficoltà finanziarie, ecc.. Non si sa esattamente quando si potrà tornare a partecipare a questi eventi, quindi diverse aziende sono condannate al fallimento.
Ritratto di Neofita
18 giugno 2020 - 12:27
Esisteva un bel tempo in cui i saloni auto erano degli eventi unici e molto attesi, penso a Torino, Francoforte, Ginevra, Parigi, Barcellona, Tokio, ecc. Erano momenti eccezionali, dove i nuovi modelli di auto, le ambientazioni e la passione per le auto coinvolgevano un vasto pubblico di ogni età ed erano manifestazioni che ti facevano sognare. Oggi tutta sta passione per l'auto non c'è più, dopo che le code, le limitazioni alla circolazione, i costi e le tasse hanno portato a ragionare diversamente. E le conseguenze si vedono ... ma io rimpiango il bel tempo che fu
Ritratto di rebatour
19 giugno 2020 - 09:51
A Torino ci andavo sempre, era impossibile camminare dalla tanta gente che affollava il Salone.
Ritratto di LUCA2020
18 giugno 2020 - 13:40
non può fallire!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ritratto di francogriffini
18 giugno 2020 - 15:23
Ci sono stato diverse volte. Speriamo non fallisca, è una istituzione.... Sono dell'opinione che se abbassassero i prezzi degli gli spazi, le Case tornerebbero ad esporre. Inoltre, se le Case si dessero una regolata con le spese di rappresentanza, non sarebbe male... Ogni anno, sempre più sfarzo, con Stand megagalattici... Volare bassi, signori... del doman non v'è certezza... Sono dell'opinione che le macchina vadano "toccate" e guidate con il C... come diceva il grande Lauda...Le presentazioni via internet non sono una gran cosa. E' una moda, e come tutte le mode passerà. Poi, ridurne il numero: 4 all'anno: Ginevra + Parigi o F.Forte per l'Europa e L. Angeles + Detroit per gli USA. Stop. Invece sono proliferati in ogni dove. Si torni all'antico e si voli + basso!
Ritratto di Giuliopedrali
18 giugno 2020 - 16:22
Fin che presentano quattro mediocri auto europee... Dovrebbero presentare auto davvero fuori dell'ordinario, artigianali e molto esotiche forse avrebbe un senso.
Ritratto di francogriffini
18 giugno 2020 - 17:48
Caro Pedrali, per "esotiche" lei cosa intende?... Inoltre, le macchine "fuori dall'ordinario" come ha recentissimamente fatto Lamborghini, le presentano privatamente ai loro clienti... Presentare una macchina da 250.000 Euro privatamente ha un senso... NON presentare una nuova Fiesta, ad esempio, perchè non cè più il salone, un altro (a mio avviso...). Cordialità.
Ritratto di Giuliopedrali
19 giugno 2020 - 07:58
Nel senso che Ginevra era nato proprio come Salone esotico neutrale anche, dove potevi vedere quasi l'intera produzione USA ai tempi d'oro importte magari solo in parte in Svizzera o le artigianali inglesi, oggi ci sarebbero cinesi, vietnamite o taiwanesi sempre più interessanti, sarebbe una vetrina sul mondo, non per forza auto da calciatori miliardari.
Ritratto di anto74
19 giugno 2020 - 08:51
Di esotico ci sono i commenti di Giuliopedrali ! Raramente ne ho letto uno prettamente tecnico o attinente alla discussione. E' come quando un calciatore dal niente entra in scivolata da dietro! Io dico che se vogliamo che ancora le macchine vengano presentate con degli argomenti tecnici da esperti e non le presentazioni dei gadget tecnologici montati su di esse fatte dai siti online allora i saloni devono continuare a esistere! Almeno li a parlare sono solo gli esperti e non i tuttologi
Ritratto di Blueyes
19 giugno 2020 - 15:46
1
che le auto vadano guidate col C lo diceva Ghidella.
Ritratto di Meandro78
18 giugno 2020 - 16:24
Un altro aspetto del XX secolo che non sta superando la prova del tempo. Peccato: la crisi del mondo fieristico è l'ennesimo segnale di involuzione della nostra società.
Ritratto di q8
18 giugno 2020 - 18:28
Due/ tre mesi di lockdown e falliscono tutti, ovvio dichiarano nulla
Ritratto di Jonny1
19 giugno 2020 - 00:31
Arrendiamoci, ai giovani delle auto non gli frega più niente! A molti interessa di averla nuova e costosa solo per questioni di immagine, ma se gli chiedi qualche specifica son pochi che ne capiscono qualcosa. Son finiti i tempi delle emozioni nel vedere un nuovo modello, anche perché ormai le fanno tutte simili.
Ritratto di Giuliopedrali
19 giugno 2020 - 08:00
Credo che ci sarà un prima 2020 e un dopo 2020, l'auto era un prodotto maturo per non dire vecchio, peccato che quando parlavo di eletttrico e nuovi paesi, cinesi ad esempio tutti sorridevano...
Ritratto di Giulio Menzo
22 giugno 2020 - 10:49
2
Peccato, ormai è un'istituzione nel mondo dell'auto. Speriamo che resista