COSA CAMBIA - La Corte di giustizia dell’Unione europea interviene in materia di risarcimenti stradali, con sentenza del 10 dicembre. In caso d’incidente stradale nell’Ue, la giurisdizione applicabile per il rimborso dei danni è quella del Paese dov’è avvenuto il sinistro. E se ci sono controversie (una battaglia attorno alle responsabilità dell’impatto), le autorità da adire sono sempre della nazione in cui ha avuto luogo l’incidente. L’obiettivo dei giudici è imporre un criterio unico per la determinazione della legge. La risposta della Corte Ue è arrivata dopo la sollecitazione del Tribunale di Triste su un caso spinoso, che vedeva coinvolti un romeno e una compagnia assicurativa italiana. I dubbi riguardavano la sede processuale idonea cui chiedere il risarcimento per un evento accaduto nel nostro Paese (alcuni parenti della figlia deceduta del guidatore sono residenti in Romania; altri in Italia). Dalla risposta a tale quesito dipende la scelta del diritto sostanziale applicabile: quello romeno o quello italiano. La Corte è stata chiara: conta il Paese teatro dell’incidente. Basta quindi con le diverse sentenze di altrettanti Paesi su un sinistro; tuttavia, il rischio è che tutelarsi in caso di incidente sia più costoso, dovendo svolgere tutte le pratiche all’estero.