FRUTTO DELL’ALLEANZA - Al Salone di Parigi non sono presenti né la Nissan, né il suo marchio di lusso, la Infiniti. Quest’ultimo però non vuole mancare la vetrina francese e porterà come fuorisalone la Infiniti Project Black S. Si tratta di un prototipo che nasce sulla base della coupé Infiniti Q60 e che sotto il cofano cela un sistema ibrido ispirato alle Formula 1. Infatti, in collaborazione col team Renault Sport (la casa francese e quella giapponese hanno stretto un’alleanza ormai 19 anni fa) nasce il sistema ibrido da ben 572 cavalli che muove questa sportiva.
RECUPERA ENERGIA IN FRENATA - Al 3.0 V6 biturbo da 405 cavalli l’Infiniti Project Black S abbina un motore elettrico che aumenta la spinta in accelerazione: lo “0-100” dichiarato è inferiore ai quattro secondi. La stessa unità, in frenata, agisce da generatore per recuperare energia per ricaricare rapidamente una batteria: è quel che fanno normalmente le auto ibride, ma anche le Formula 1 con la cosiddetta MGU-K (Motor Generator Unit Kinetic) che recupera l’energia cinetica nei rallentamenti
RECUPERA ENERGIA DAI GAS - Rubata alla massima competizione motoristica l’idea di sfruttare, grazie ad altri due motorini elettrici, anche l’energia dei gas di scarico. Quello che in Formula 1 si chiama MGU-H (dove la H sta per heat, calore) controlla la velocità della turbina agli alti regimi per evitare che salga eccessivamente (di fatto rimpiazza la valvola waste-gate). Funzionando da generatore ne sfrutta l’energia cinetica, che fornisce alla batteria. Viceversa, ai bassi regimi l’MGU-H viene utilizzato da motore, per ridurre il turbo lag. Nel caso della l’Infiniti Project Black S sono due le unità di questo tipo, uno per ogni bancata del V6 biturbo.