MATRIMONIO ALL'AMERICANA - Ormai telefonini con funzioni evolute, i cosiddetti "smartphone", stanno diventando un fenomeno di massa: permettono di navigare in Internet, trovare la strada più veloce, restare in contatto con gli amici attraverso Facebook o controllare le email in mobilità. E allora perché non queste potenzialità per dialogare con l'auto?
COMUNICAZIONE BIDIREZIONALE - Ci hanno pensato alla General Motors che, in occasione della presentazione della berlina elettrica Chevrolet Volt, renderà disponibile un programma per i palmari con sistema operativo Android. Questo programma consentirà di dialogare con il sistema telematico di bordo della Volt (denominato OnStar) e sarà capace, tra le altre cose, di ricevere e trasmettere all'auto comandi vocali e segnalare la posizione della vettura su Google Maps. Non solo, ma anche segnalare all'utente eventuali problemi ad essa connessi, come furti o incidenti, e consentire l'accesso a Internet. L'applicazione (nella foto sopra), che si chiamerà Volt, esattamente come l'auto per cui è stata pensata, potendo contare su una comunicazione bidirezionale tra l'auto e il telefono potrà mostrare il livello di carica delle batterie oppure rintracciare il veicolo nei parcheggi molto grandi.
La plancia della Chevrolet Volt che si connette al palmare.
OPEN SOURCE - La scelta della GM di utilizzare Android non è casuale. Tra i tanti sistemi operativi per palmari presenti sul mercato, quest'ultimo è l'unico ad essere “open source”, cioè gratuito e liberamente modificabile da chiunque. L'integrazione tra il mondo delle quattro ruote e Internet potrebbe rappresentare una nuova frontiera per la case costruttrici di auto, ma anche per i “big” dell'informatica come Google, che in futuro potrebbero vendere ai propri clienti servizi dedicati al mondo delle quattro ruote.
FORD INSIEME A MICROSOFT - Diffondere la Rete in auto, e i servizi ad essa connessi, è anche l'idea della Ford che, per la terza generazione del loro sistema multimediale di bordo denominato SYNC (disponibile solo negli Usa), hanno chiesto l'aiuto della Microsoft. In questo caso non c'è l'interazione con uno "smartphone" ma è l'auto stessa che si collega in Rete attraverso una qualunque chiavetta modem Usb. Nel caso del SYNC è addirittura previsto che l'auto si trasformi un centro per la connessione a Internet cui si potranno collegare, senza fili, palmari o computer portatili. Inoltre sarà possibile scaricare da un negozio virtuale dedicato nuove applicazioni pensate per l'auto.
A sinistra il cruscotto delle Ford che montano il SYNC, a destra una schermata che informa il conducente sulle novità dell'Ovale blu.
IL PROGETTO DELL'AUDI - Bisogna sottolineare che ad oggi la possibilità di avere Internet in auto era una prerogativa delle grandi berline tedesche come la nuova BMW Serie 7 e l'Audi A8, ma ora il “business” si sta allargando anche verso modelli più diffusi e meno esclusivi. Per questo l'Audi starebbe pensando a un negozio virtuale di programmi da scaricare via Internet e da utilizzare sulla prossima generazione del suo sistema multimediale MMI. Sempre secondo le indiscrezioni dovrebbe debuttare sulle prossime A6 e A7. In pratica, l'Audi starebbe pensando a un sistema che permette di accrescere le funzioni dell'auto anche dopo l'acquisto di quest'ultima. In poche parole, i “software” da scaricare via Internet “accenderebbero” dispositivi già presenti nell'auto ma non ancora attivi.