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Intervista a Seong Nam Kim, Hyundai

13 febbraio 2013

Con il presidente della filiale italiana della Hyundai abbiamo parlato dei temi più “caldi” del momento.

Intervista a Seong Nam Kim, Hyundai

Seong Nam Kim (foto qui sopra) è il presidente di Hyundai Motor Company Italy dal novembre 2011. Nato 47 anni fa a Seul, dopo la laurea in economia entra nel gruppo coreano per il quale segue, tra l’altro, il lancio di Elantra, Accent e Sonata in Nordamerica. È un profondo conoscitore del nostro paese, dove ha già vissuto dal 1999 al 2003 in qualità di responsabile dei mercati del Sud Europa. Rientrato al quartier generale di Seul, torna poi in Italia nel 2007 per seguire la nascita della filiale italiana della Hyundai (novembre 2008: prima le vetture coreane erano distribuite da un importatore privato), nella quale ha ricoperto da subito le funzioni di direttore generale vendite. Seong Nam Kim ha quindi vissuto in prima persona l’evoluzione del mercato italiano negli ultimi anni, i su e giù delle vendite, l’epoca degli incentivi e la crisi di oggi.


Hyundai i10.

D. Gli italiani acquistano sempre meno automobili: troppe tasse, scarsa capacità di spesa… Qual è la sua opinione?
R. Il 2012 si è chiuso con un calo del 20% delle vendite, sostanzialmente confermatosi nei risultati di gennaio. Una crisi drammatica, non c’è dubbio, dovuta anche alle ragioni che ha indicato lei. Ma aggravata dall’atteggiamento di chi, pur potendo acquistare una nuova automobile preferisce non farlo, rimandando l’acquisto. Questa prudenza è figlia dell’incertezza, ma a mio modo di vedere non appare giustificata dalle reali condizioni economiche del paese. Se confrontata con quella di altre nazioni, come la Spagna, la situazione italiana non è altrettanto negativa: l’Italia ha un tessuto industriale di prim’ordine, non è solo lusso e turismo. Sono fiducioso che, in presenza di una ripresa della congiuntura economica generale, il mercato dell’automobile in Italia sia in grado di rispondere con prontezza, sempre che i consumatori mettano da parte questa loro prudenza, che si ricrei un clima di fiducia e che cessi la continua crescita dei balzelli che gravano sull’auto. Peraltro, vivendo in Italia da anni, presumo che molto dipenderà anche dalle prossime elezioni.
 
Hyundai i20.
 
D. Può essere utile un ritorno agli incentivi? 
R. Negli anni scorsi la politica degli aiuti statali ha dato grossi risultati in Italia, e per certi versi nuovi incentivi, magari ridotti nell’ammontare ma strutturali, ovvero almeno triennali, potrebbero anche avere un senso - considerata l’attuale situazione che mette in discussione la stessa sopravvivenza di alcuni operatori. Ero già in Italia e non dimentico certo come i passati incentivi abbiano gonfiato artificiosamente il mercato, col solo risultato di far anticipare un acquisto e, come accennavo prima, di aggravare la crisi seguita a quella lunga fase di crescita. 
 
Hyundai ix20.
 
D. Quali sono, secondo lei, le reali dimensioni del mercato italiano dell’automobile?
R. Negli anni d’oro in questo paese si vendevano 2,3 milioni di automobili l’anno, con punte superiori ai 2,4 milioni. Il 2012 si è chiuso intorno a 1,4 milioni: il saldo pone problemi seri ai produttori, agli importatori, alle reti di vendita. E nel 2013 le cose non si prospettano tanto diverse, anzi! Credo, però, che questi numeri non corrispondano alla realtà economica e sociale di un paese come l’Italia che, in condizioni normali potrebbe tornare ad avvicinare i due milioni di esemplari, specie se si affermeranno nuovi sistemi d’utilizzo dell’auto – privata o aziendale che sia. Molto dipenderà dal sistema bancario, che io definisco “conservatore” perché poco restio ad aprire le porte del credito a chi vuole acquistare una vettura. Ma, ripeto, talvolta non ci si rende conto che, almeno ad oggi, in Italia le cose paiono effettivamente meno complicate che altrove, e una volta riscoperta le fiducia nelle vostre capacità, che sono davvero tanto apprezzate a livello globale, tornerete a vedere il sereno.
 
Hyundai i30.
 
D. Nel frattempo, però, la situazione è difficile. Anche se alcuni, ed è il vostro caso, sembrano reagire meglio di altri.
R. Abbiamo archiviato un 2012 sostanzialmente stabile rispetto all’anno precedente in termini di esemplari venduti (43.465 auto), mentre gli altri arretravano mediamente di quasi il 20%. Una tendenza, quella del nostro consolidamento in Italia, che si conferma anche nelle prime settimane del 2013. E che è il risultato di un lavoro su più livelli, avviato anni fa: la ix35 è stata il nostro vero punto di svolta. In questi quattro anni la filiale italiana ha investito tantissimo per far conoscere sempre più il nostro brand agli appassionati e non - e continuerà a farlo! Ma soprattutto si è spesa nell’affermare un equilibrio di gamma: vendiamo bene un po’ tutto, non puntiamo su un singolo modello. Naturalmente, la Hyundai punta sul continuo rinnovamento dei prodotti (anche con le serie speciali “Sound edition” e GPL per i10 e i20) e sullo sviluppo della rete di vendita. E si sta focalizzando nel rafforzamento della “customer care”. Come ha detto il nostro Vice Chairman, Eisun Chung, “Puntiamo a diventare il brand più amato dagli appassionati”, e quindi siamo concentrati sulla soddisfazione del cliente. Per riuscirci lavoriamo costantemente nel migliorare la qualità delle nostre auto ma, soprattutto, dei nostri processi e dell’esperienza d’acquisto Hyundai. Ma anche i nostri concorrenti lo fanno, per cui dovremo continuare a crescere più di loro.
 
Hyundai ix35.
 
D. Qual è il punto di forza delle vostre auto?
R. Una volta era il prezzo; poi ci si è accorti che oltre ad essere poste in vendita a prezzi competitivi, le nostre auto avevano un equipaggiamento completo, più ricco delle concorrenti. Quindi si è cominciato a porre l’accento sul miglioramento generale del design, essenziale per un paese come l’Italia, e del prodotto complessivo - che oggi parla da sé e va inevitabilmente valutato nel suo insieme, ovvero considerando lo stile, la qualità, le prestazioni, la sicurezza e, naturalmente, i servizi post-vendita. A questo proposito, ricordo che siamo gli unici a proporre ai clienti la “Tripla 5” a chilometraggio illimitato: cinque anni di garanzia, cinque di assistenza stradale e altrettanti di controlli gratuiti. 
 
Hyundai i40.
 
D. Attualmente, una suv ogni dieci vendute in Italia porta il marchio Hyundai… 
R. Sì, abbiamo cominciato a gettare le basi della nostra presenza nel settore tanti anni fa, con la prima serie della Santa Fe e poi con la Tucson, il nostro modello più piccolo e tradizionale, di cui il crossover urbano ix35 è in un certo senso l’allievo che supera il maestro. L’evoluzione tecnica e stilistica delle nostre automobili è sotto gli occhi di tutti. Il successo è stato tale da costringerci ad aprire nel luglio 2011 una nuova ala dello stabilimento di Nosovice, nella Repubblica Ceca. Quando diciamo che le nostre sono auto progettate per il cliente europeo e prodotte in Europa, non è uno slogan. È la verità, e l’apprezzamento dei clienti europei per ix35, ix20 (di cui l’Italia è il primo mercato europeo) e per la “famiglia i30” lo conferma.
 
Hyundai SantaFe.
 
D. Come risponde a coloro i quali, come il Ministro francese dello Sviluppo economico Arnaud Montebourg e Sergio Marchionne, criticano il trattato che dal 2011 regola gli scambi commerciali tra Europa e Corea perché “pesantemente sbilanciato a favore del paese asiatico”?
R. Intanto ricordo come l’auto sia solo uno dei settori regolati da questi trattati, e la Corea esprime oggi una leadership soprattutto in altri campi, dalla telefonia ai cantieri navali, eccetera. Peraltro, grazie ai nostri stabilimenti nella Repubblica Ceca e in Turchia (dove produciamo la i20), anche la Hyundai dal 2012 è membro dell’ACEA, l’Associazione Costruttori Europei, presieduta proprio da Sergio Marchionne; e il 75% delle vetture che vendiamo in Italia ed Europa è “made in Europe”. Se aggiungiamo le i10 ancora costruite in India giungiamo alla conclusione che soltanto il 7% delle nostre auto destinate al mercato europeo è esportata dalla Corea, quota che in Italia si riduce al 4%. E questo perché siamo un costruttore globale, impegnato in tutti i mercati del mondo. Basta leggere le statistiche: forse ci si riferiva ad altri costruttori americani o francesi che producono in Corea e vendono in Europa... Mettere in discussione i trattati commerciali quando le cose non vanno per il verso sperato non mi sembra la soluzione giusta.
 


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Ritratto di capobutozzi
13 febbraio 2013 - 18:02
prima ero molto restio nel pensare di acquistare una macchina coreana, poi però mi sono ricreduto se non fosse stato per la mia necessità impellente di acquistare un auto nuova avrei aspettato la I30 perchè è veramente molto bella.
Ritratto di pippoc73
13 febbraio 2013 - 18:34
3
evidentemente non conosci la differenza! Il tizio in questione a 47 anni, quindi giovanissimo, è presidente della filiale italiana. Ammiro profondamente questo popolo che nell'arco di un decennio sono riusciti a arrivare al quarto posto nella classifica mondiale dei produttori. Idem per la Samsung leader in molti settori gia da tempo. Bisogna dare a Cesare quello che è di Cesare, hanno una marcia in piu!
Ritratto di gilrabbit
14 febbraio 2013 - 11:19
Stanno facendo ciò che i giapponesi hanno fatto 35 anni fa. La loro marcia in più è data dalla possibilità per chi investe di avere operai a basso costo dediti fino alla morte al lavoro. Ricordate le vacanze collettive dei giapponesi? O siete a conoscenza dei loculi alberghieri notturni nelle stazioni di tokio per chi perde il treno e non riesce a raggiungere la casa? Lo sapete che da noi basta una partita di calcio per fermare una fabbrica? O basta un imprenditore come Marchionne che chiede in contratto 10 minuti in più al girono per far gridare al boia? La differenza sta tutta quà ed è una differenza culturale che mette il lavoro al primo posto della vita dell'individuo. Le scenette che ci fa vedere striscia la notizia in merito ad impiegati statali che strisciano i badge per finta e vanno al bar da quelle parti del mondo è impossibile tanto che in Cina un bidello di una scuola che ha suonato la campanella di uscita con 5 minuti di anticipo è stato condanna to ad un anno di galera!!!! Quì mettiamo a spasso gli assassini!!!
Ritratto di pippoc73
14 febbraio 2013 - 12:01
3
Se basta una partita,10 minuti in più e mettiamoci pure i sindacati, per mettere a soqquadro la produttività di un'azienda, allora siamo già belli che fritti! Comunque voglio ricordarti che il 70 % delle macchine vendute in Europa del gruppo Hyundai/Kia, vengono costruite in stabilimenti europei. Non credo che tutte le altre case automobilistiche non facciano la stessa cosa, Fiat compresa!
Ritratto di Deutsche Volk Scheiße
1 marzo 2013 - 07:11
Le auto Hunday/kia sono prodotte in paesi anche europei dove il costo del lavoro è basso con stipendi medi che non vanno oltre i 600 euro e con tassazioni da parte degli stati di favore. Fiat costruisce all'estero la 500L perchè per una questione di dazi la Serbia è favorita vs gli stati uniti fermo restando che motori e componentistica parte tutta dall'Italia. Oltre la polonia, il resto è tutto in Italia e se tutte dico tutte le attività manifatturiere di questo paese si stanno fermando probabilmente non sarà solo colpa di Fiat o di qualche governante ma ci saranno altre colpe più lontane e culturali e forse per tornare a respirare si dovrà proprio partire da quegli insignificanti 10 minuti in più al giorno che moltiplicato per milioni di cittadini alzano sicuramente un pò di produttività.
Ritratto di Pablo
14 febbraio 2013 - 08:48
Premesso che oggi non comprerei un auto per tantissimi motivi tra i quali quelli emersi nell intervista. Rispetto al passato dove l'alternativa alla " Punto" era senza voler spendere di più l'auto francese che oggi a mio avviso è perdente rispetto ai coreani. Altrimenti come al solito si puntava a guardare un vw dove ancora oggi Polo e Golf sono i padroni del mercato medio. Non mi dilungo, le Hyundai / Kia sono davvero belle, meglio delle italiane ....i coreani non hanno dormito, noi si.
Ritratto di gilrabbit
14 febbraio 2013 - 11:25
piacciono a te. Se secondo il tuo concetto di auto è bella una carrozzeria arzigogolata come quelle delle coreane nessun problema ma è una tua scelta. Per me non sono belle e hanno carrozzerie che invecchiano stilisticamente in fretta. Quindi meglio la classica Golf ce hè sempre se stassa che una macchina che dopo 3 anni è vecchia e dopo 4 viene sostituita rendendo il valore del nostro mezzo uguale a zero. Ad esempio garda i mopdelli dei tv Samsung. Ogni giorno una sigla nuova senza effettivi vantaggi per l'acquirente. Sony che è più seria ha 3 modelli in listino e sicuramente sono migliori!!!
Ritratto di pippoc73
14 febbraio 2013 - 12:10
3
i numeri danno ragione al gruppo Hyundai/Kia, stesso discorso vale anche per la Golf, anche se io non la comprerei mai perche mi sembra un pezzo d'antiquariato con le ruote! Stesso discorso vale anche per la Samsung, vende da far paura! Nella telefonia ormai è leader e anche nelle tv è solo questione di tempo supererà tutti!
Ritratto di Valerio Ricciardi
14 febbraio 2013 - 13:26
Ad esempio, io un anno e mezzo fa volevo acquistare uan macchina del segmento B "grandina" per vedere se affiancata alla Corsa B 1.2 (l ' "ovetto") da utilizzare essenzialmente in città per portare il bimbo a scuola etc. mi poteva sostituire l'eterna 190E Mercedes, che quanto ad ampiezza dell'abitacolo e bagagliaio non ha mai brillato (a fronte di una affidabilità,tenuta di strada e quelità meccanica stellare però). Con tutta la buona volontà, e con venti anni di esperienza quale giornalista del settore, ho considerato Grande Punto, nuova Polo, Clio, C3, Fiesta e i20; scartata la Clio per la qualità di montaggio scarsina, le sospensioni troppo morbide e alcune perle di cattiva concezione come i parafanghi posteriori col passaruota interno (quello in metallo, non la copertura in plastica!) incollato invece che saldato, scartata la Fiesta per la linea kitsch da finta sportiva e sopratutto la linea di cintura alta (interno poco luminoso, visibilità in manovra), la C3 per la troppa plastica dappertutto specie nel frontale... alla fine scarto anche la Grande Punto per il rapporto prezzo/dotazioni peggiore della media e le finiture un po' approssimative... alla fine, fra la Polo con un 3 cilindri, moooolto più cara a parità di dotazioni (ma a mio avviso decisamente più riuscita come styling) e la i20, con cinque anni veri di garanzia, 6 marce, 16v, 90 Cv, quattro cilindri, dischi anche dietro etc ESP, clima bizona etc ... tutto di tutto di serie... ed un risultato ai test Euro-NCAP migliore della Polo... ho preso quella, e mi son rimasti oltre quattromila e cinquecento euro di differenza in tasca... linea meno bella di sicuro! Specie adesso dopo il restyling. Prima era meglio. Le Hyundai per il mercato europeo son progettate in Germania, e montate in Turchia. Siamo noi a dover essere competitivi coi prodotti. Al tempo della 127, fra R5 (molto più carina e morbida sulle buche) Fiesta (più elegante, meglio rifinita) e la pur spartana 127, la Fiat era mediamente troppo superiore come macchina, teneva "troppo" meglio la strada, aveva una frenata "troppo" più equilibrata e sicura, un motore "troppo" più brillantre e affidabile, valeva la pena di comprar nazionale. Se un anno e mezzo fa una Fiat o Lancia fosse stata "meglio" della concorrenza, ben volentieri l'avrei comprata. Ma non cambiando macchina come un vestito (non me ne importa nulla, ho avuto in prova dalla Smart alla Jaguar R-Type, per me ormai son come lavastoviglie) e potendo perciò fregarmene della svalutazione, oggi di massima consiglio agli amici Hyundai, Kia, Volvo, Skoda... anche Fiat nella classe Panda (la nuova la trovo semplicemente orribile ma è costruita VERAMENTE benissimo). O Alfa Giulietta nella categoria Golf, per dire: altra vettura ben fatta. Ma non comprerei mai una Delta invece di una Passat, mi duole. Una Octavia anche subito, una Delta o una nuova Thema proprio no. Marchionne può affannarsi quanto vuole a razionalizzare la finanza e incrementare la produttività; ci vuole prima il prodotto. Tu tira fuori una equivalente odierna, come qualità di progetto, di una 127 o di una 125S bialbero degli anni '60, e guarda quanto spazio lasci alla concorrenza.
Ritratto di roveda43
14 febbraio 2013 - 13:51
la fai lunga e non siamo a storia, se ti accontenti di una auto di madre ibrida beato tè , io mi adopero la mia Polo che costa di più , ma piuttosto che guidare un "bagolino" vado a piedi. Poi sei pure un giornalista magari del settore , ora capisco perche non leggo i commenti dei giornalisti sulle auto.
Ritratto di Valerio Ricciardi
14 febbraio 2013 - 15:37
Sai, una cosa è vedere un oggetto come fonte di gratificazione, una cosa come mezzo di trasporto. Io sulla futura formazione culturale di mio figlio son disposto a spendere più di quanto serve per acquistare un bicamere, mentre su una automobile considero solo aspetti tecnici e value for money. Negli ultimi anni, essendo raddoppiati in due anni il numero degli ultrasessantacinquenni con la patente, con la conseguente maggiore incidentalità connessa, ho privilegiato anche gli aspetti connessi alla sicurezza attiva e sopratutto passiva (sia io che mia moglie guidiamo benissimo). Se per te era più soddisfacente prendere una Polo, hai fatto un ottimo acquisto, essendo a mio avviso una più che ottima macchina. Non ti considero MINIMAMENTE uno sciocco che spende male i suoi soldi: sono io che proprio per via del mestiere che ho fatto per un ventennio (non scrivevo solo di quel settore, che ora ho abbandonato) son molto distaccato dal tema, il giorno che ritiro una vettura nuova, emozione zero via zero. E' che non me ne importa proprio nulla, la lavatrice mi risolve un problema del quotidiano, l'automobile un altro, il telefono cellulare un altro. E' soggettivo. A te emoziona sapere il risultato di una squadra di cricket del campionato inglese? Manco a me, lo vedi che la cosa è reciproca? Io sogno di vedere le pitture rupestri dell'Ahaggar e del Tibesti, sogno di visitare per un mese la Nuova Zelanda, di vedere mio figlio sano, felice e realizzato... se aprissi un sacchetto di popcorn e ci trovassi dentro un buono per una ferrari, non la ritirerei neppure, cercherei qualche ricco fanatico che se la compri (guadagnandoci un po' di sconto, ovvio) e coi soldi ci farei tutto, pure comprare un olio di Giovanni Fattori, per dire, meno che comprare una macchina. Un caro saluto!
Ritratto di roveda43
14 febbraio 2013 - 16:40
Forse ti senti minimalista ma pure io non vivo con miti e ossessioni ma guardo alla sicurezza ed al rapporto valore prezzo che francamante nelle auto-lavatrici non trovo , quella che tu hai non ti emoziona ?, ok ci sono altre cose nella vita ma sentirsi sicuri e qualche volta avere anche il piacere di guidare è una sensazione soggettiva , ma non per questo da sottovalutare, un caro saluto , giorgio.
Ritratto di Valerio Ricciardi
14 febbraio 2013 - 17:31
...infatti alla fine Polo e i20 eran restate in lizza per le loro doti di stabilità. Ho dei trascorsi sportivi negli anni '80. Ho preferito alla fine la Hyundai, che trovo assai meno attraente (è una copia ingentilita della Corsa 5 porte, adesso che le han rifatto il frontale invece davanti sembra una copia della nuova Yaris...) per via del retrotreno un poco più rigido e della posizione di guida più alta, che trovo per le mie esigenze più comoda. Se ti dicessi che di tutte le auto che ho provato, quella con il retrotreno più stabile e facilmente riallineabile una volta raggiunto il limite (a Misano Adriatico) ... fu la Skoda Felicia? Più macchina/elettrodomestico di così... delle due, addirittura decisamente sfigatella, proprio cheap. PS/ Non è che l'auto che ho non mi emoziona, nessuna auto mi emoziona. Se devo pensare a un'auto "bella" allora Peugeot 406 coupé prima serie, color argento. 406, eh? Quella di Pininfarina, prima del restyling con la "bocca da squalo".
Ritratto di roveda43
14 febbraio 2013 - 17:55
INTANTO SKODA FELICIA ALTRO NON ERA CHE UNA GOLF IMPOVERITA PER I MERCATI DEL'EST , MA NE MANTENEVA TUTTE LE PECULIARITA' DI ASSETTO E TRAZIONE E POI IO GUIDO VW-AUDI-SKODA TUTTI I GIORNI PER LAVORO MA LA POLETTA IS VERY GOOD.
Ritratto di Valerio Ricciardi
1 marzo 2013 - 08:00
...che riuniva in sé la sfiga di una Skoda old style e un non so che di copia ingentilita di una Ritmo... era un pianale derivato, con miglioramenti, dalla vecchia Favorit/Forman che aveva interni veramente, veramente, veramente al di sotto dell'umano come materiali e plastiche (molto peggio delle ultime Skoda "comuniste" che eran meglio rifinite e confortevoli) ma un autotelaio molto riuscito: erano lustri e lustri che sotto la dirigenza statalista (nominata dal partito) nonostante continuassero a mettere a punto il loro progetto di vettura "tutto avanti" i poveri ingegneri della Casa all'epoca cecoslovacca si vedevano bocciare questa fondamentale evoluzione (abbandonare il "tutto dietro" troppo penalizzato su fondi viscidi). Della Polo penso assolutamente bene, io scelsi un'auto lavatrice perché 1) in prova è stata di poco più stabile al limite, con interventi dell'ESP rarissimi 2) non se la fila nessuno, la Polo è abbastanza ambita dai ladri e io vivo a Roma 3) non amo il frazionamento a tre cilindri, che pure è il futuro di diesel e benzina sino a 1600 cc per ragioni di efficienza di riempimento
Ritratto di gilrabbit
1 marzo 2013 - 07:40
Finalmente uno che ha capito. Ti dirò invece il perchè delle mie scelte e vediamo se sarai d'accordo. Ho avuto molte auto sia per lavoro che personali e ho semrpe acquistato nel seminuovo o km zero quello che passava il convento o la ditta. Ho avuto da Mercedes a Vw a Citroen a Fiat. Ho avuto negli anni 70/80 la mitica Giulia Super 1600 e la stupenda Alfa 2000. Dopo queste auto e con l'andare degli anni ho accettato di guidare di tutto e benissimo perche alla soglia del 60 e con oltre 2 milioni di km indenti seppur piccoli uguale a zero. Nel 2009 cercavo un'auto per me e mia moglie per andare a spasso. Ho preso le misure del box e ho stabilito che volevo un diesel economico della categoria della Golf. Ho visto Golf, Ceed, Fiesta, Megane e Astra. Poi ho iniziato a girare in internet per cercare le km zero e tra queste è capitata una Bravo. Che macchina è mi sono chiesto? Mai considerata in quanto credevo fosse un 1900 ma poi leggendo hi visto che era un 1600 da 120 cv con buone prestazioni. Vado alla Fiat alla Magliana e ne trovo una ventina a km zero. Prezzo? 15.800 compreso passaggio. Mi hanno detto scelga il colore e in 2 giorni la consegnamo. Esco il giorno dopo con i soldi e mi fermo dal concessionario Fiat Renault vicino casa e chiedo se tante volte avessero una Bravo km zero. Mi dicono che ne hanno una nera ma che costa più di 15.800 in quanto ha solo 3 mesi di immatricolazione ed è più nuova delle altre. Un piccolo ricatto e dopo aver fatto vedere i soldi mi hanno fatto il contratto al prezzo da me proposto: 15.800 comrpeso passaggio. Non avevo mai guidato la Bravo ma dopo un paio di giorni e i primi km è scoppiato un'amore. Dirai: ma sei matto? Un amore per una Fiat? Si, perchè questa macchina pagata molto meno di una Golf mi ha ridato il gusto di viaggiare e guidare e non è che scendevo da una Duna! Dopo questa nel 2011 ho dovuto acquistare un'auto per lavoro ceh macinasse 100 km al giorno in città con minima spesa. Sono tornato nella concessionaria Fiat e ho acquistato a 12500 euro una Grande Punto Evo Mtj ben accesoriata con cerchi in lega e altro . Allo steso prezzo +/- prendevo una coreana o una Polo o Ford ma il fatto dell'economicità di manutenzione mi hanno fattop propendere per Fiat. Sono un pazzo? A me le mia macchine vanno benissimo considerando anche che ho la Punto di mia moglie che è del 1997 e non vuole accennare a fermarsi. Saranno almeno 3 anni che non gli controllo l'olio e l'acqua!!! Come potrei parlarne male.
Ritratto di roveda43
14 febbraio 2013 - 13:44
Finalmente uno cha ha capito gli Italiani , in effetti gli incentivi fanno solo gonfiare o anticipare gli acquisti e l'industria non riesce a pianificare la produzione in modo spalmabile sui territori. Meglio sarebbe ridurre tasse e burocrazia sull'auto e quant'altro dipende dalla stessa e lasciare che la potenzialità di acquisto si esprima in modo naturale e non emogenico. Questo porterebbe minore perdita di danaro e di posti di lavoro in tutti i settori . Quindi senza un po di sale in zucca , promozionare e incentivare droga i mercati e produce l'effetto contrario a quanto sarebbe utile al'economia delle genti.
Ritratto di Valerio Ricciardi
14 febbraio 2013 - 15:39
...comunque scritto una sola volta era altrettanto efficace, in fede mia.
Ritratto di betapleng@hotmail.it
14 febbraio 2013 - 16:49
ma non c'era anche la questione gasolio sporco (o era solo polvere ?). Un saluto
Ritratto di jerrymeliddo
14 febbraio 2013 - 18:22
Possiedo una Hyunday Lantra 1600 benzina, acquistata nel lontano 1997 che ha compiuto poco fa 292.000 km !! Niente male vero ? Ebbene cari amici lettori, in 16 anni di vita, tranne i tagliandi regolarmente effettuati, la mia vettura non ha visto nè un meccanico nè un pezzo di ricambio. Ho utilizzato l'automobile in condizioni estreme, in ogni periodo dell'anno e aspetto la fine naturale della mia auto per acquistarne una nuova... chiaramente Hyunday. Buona serata
Ritratto di Franchigno
15 febbraio 2013 - 11:00
La mia era del 99,confermo l'ho venduta che aveva 280.000 Km,con tutte le parti maccaniche originali!!!,aveva quasi del'incredibile.Ora ho la bellissima IX20 Hyundai forever!.
Ritratto di Franchigno
15 febbraio 2013 - 12:31
Se Marchionne avesse fatto un accordo con la Hyundai sarebbe stato vincente!!!Altro che quei carrettoni americani.
Ritratto di max1010
15 febbraio 2013 - 15:12
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Kind President, Congratulations for your/Hyundai success but unfortunately I can't enjoy you on it because my experience as your/Hyundai CUSTOMER (as so many others Hyundai/Kia customers, as you can take a look at HCI and KIA Forum) and I was a very "Happy" owner of one Hyundai ix35 1.7 CRDi car until months ago, that was stained by considerable discomfort for an alleged defect in the power supply circuit of the motor 1.7 CRDi reported several times of your/Hyundai, in my point of view, inefficient post-sales services that doesn't matter in any way the CUSTOMER satisfaction and from which I've never received any reply! Happy New Year Hyundai Gentilissimo Presidente, mi congratulo per i Vostri successi ma purtroppo non posso unirmi ai Vostri festeggiamenti perché la mia esperienza come CLIENTE (come quella di tanti altri possessori di auto Hyundai/Kia, vedi forum HCI e KIA) e fino a pochi mesi fa di "felice" POSSESSORE di una Hyundai ix35 1.7 CRDi è stata macchiata da notevoli disagi per il presunto difetto sul circuito di alimentazione della motorizzazione 1.7 CRDi segnalati più volte al Vostro, a mio avviso, inefficiente servizio di post vendita a cui non interessa la soddisfazione del CLIENTE e dal quale non ho mai ricevuto risposte! Buon Anno Hyundai