AUTO DIPENDENTI - Secondo uno studio condotto dall'Istat (Istituto nazionale di statistica) gli italiani soffrirebbero di una “dipendenza da automobile”. Nel 2008, dei 40 milioni di veicoli circolanti sulle strade, più di 36 milioni erano delle quattro ruote. L'automobile, prima scelta tra i mezzi di trasporto privato, è la più utilizzata per i classici spostamenti casa-lavoro.
Una scelta non determinata dall'amore viscerale verso i motori degli italiani ma, molto probabilmente, per la mancanza di valide alternative. Sempre secondo i dati dell'Istat, i mezzi pubblici verrebbero usati da meno di un quarto degli “over 14”, mentre il 30,7% dichiara di aver preso almeno una volta l'anno il treno.
Nota dolente dei treni resta la puntualità: solo il 44,2% dei viaggiatori dichiara di essere soddisfatto; soddisfazione che migliora di poco (50%) per chi utilizza autobus e tram. Buono, invece, il giudizio espresso sui pullman extraurbani per puntualità e frequenza delle corse. I residenti che abitano al Nord e nel Centro risultano essere più soddisfatti rispetto a quelli del Mezzogiorno. Soddisfazione che cresce in chi vive lontano dalle grandi città e dai comuni delle periferie.
QUALE FUTURO? - Inutile ribadire gli effetti negativi del costante aumento della circolazione stradale: incidenti, congestione del traffico, inquinamento dell'aria e acustico. Tutti in in crescita dato che, come evidenzia l'Istat, nell'ultimo decennio la mobilità di persone e merci è cresciuta più rapidamente che in passato, mentre la rete stradale è rimasta pressoché invariata.