Il nuovo corso della Italdesign, che si occuperà anche della produzione in piccola serie di modelli esclusivi, debutta con la Zerouno (leggi qui la news). Si tratta di una sportivissima coupé che sarà costruita con cura artigianale direttamente dalla Italdesign nel suo stabilimento di Torino. Filippo Perini (nella foto qui sopra), capo dello stile dell’atelier piemontese e a cui si devono le linee aggressive del bolide, ha risposto alle nostre domande al Salone di Ginevra.
Ci può parlare del design
Dal punto di vista estetico la Zerouno si può dividere in due parti. La zona superiore della vettura è semplice, classica. Nell’andamento del tetto e del lunotto si vuole riallacciare alla tradizione delle GT italiane degli anni 60. Nella parte inferiore, invece, la ricerca aerodinamica per ottenere la massima deportanza (la forza aerodinamica che “schiaccia” al suolo l’auto a vantaggio della tenuta di strada n.d.r.) è esasperata. A questo proposito la vettura presenta anche due soluzioni brevettate dalla Italdesign.
Le può descrivere?
Il primo brevetto riguarda il naso del musetto ispirato a quelli delle Formula 1, che presenta una sottile presa a tutta larghezza. Convoglia il flusso d’aria in un condotto a Y, per poi espellerlo dalle due aperture al centro del cofano. Il secondo coinvolge la parte posteriore della Zerouno, con i due tubi di scarico piatti e larghi, che interagiscono con l’articolato estrattore aerodinamico nella zona inferiore della nostra GT. Anche quest’ultima è una soluzione ripresa dalla Formula 1.
Dal punto di vista meccanico, cosa propone la Zerouno?
Il nostro intento è di rinverdire la tradizione dei carrozzieri italiani che cucivamo “vestiti” su misura, come materiale noi abbiamo scelto la fibra di carbonio, su meccaniche già esistenti. Nel caso della Zerouno, la base è quella dell’Audi R8, che ha prestato l’autotelaio in alluminio e fibra di carbonio, il 5.2 V10 da 610 cavalli e la trazione integrale.
Quanto tempo avete impiegato per progettare la vettura?
Otto mesi. La Zerouno esposta qui a Ginevra è il primo esemplare completato, personalizzato secondo i gusti del cliente. Per realizzarlo ci siamo avvalsi dell’esperta manodopera e dei fornitori da sempre presenti nel torinese e specializzati nelle piccole produzioni artigianali. Anche in questo abbiamo ripreso la tradizione dei carrozzieri piemontesi.
Per un oggetto da collezione come questo, possiamo parlare di costi?
Certamente, la Zerouno ha un prezzo di partenza di un milione e cinquecentomila euro, tasse escluse. Per la versione potenziata da 810 cavalli si parte da due milioni.