SPORTIVA DA DESERTO? - Come vuole la miglior tradizione, anche il salone di Ginevra 2013 è impreziosito da proposte fuori ordinanza avanzate dagli stilisti. Tra questa spicca la Italdesign Parcour, che riesce a farsi “leggere” come sportiva e come suv. A favore della prima interpretazione contribuisce il motore sotto il cofano. In posizioine centrale-posteriore c’è infatti il V10 5.2 della Lamborghini, con potenza di 550 CV, e con una potenza del genere non stupisce che la meccanica preveda la trazione integrale.
ALTA E IMPONENTE - L’idea della suv viene se si considerano le ruote e l’altezza da terra, che danno vita a un look che evoca le piste del deserto da percorrere ad alta velocità. A proposito di questo look, va detto che le gomme sono state realizzate espressamente per questa concept car dalla Vredestein.
I SEDILI FISSI. I PEDALI NO - Da buona concept car, la Italdesign Parcour riserva un bel bagaglio di soluzioni inedite e ingegnose. Come i sedili che sono collocati molto arretrati e fissi, soluzione che così annunciata lascia sicuramente perplessi, ma che introduce appunto l’originalità creativa del volante e della pedaliera regolabile elettronicamente. Perché, come già testimoniato dalle concept car Scighera (1996), Alessandro Volta (2004) e Quaranta (2008), Giugiaro pensa che questo abbinamento sia l’ideale per garantire il massimo dello spazio possibile.
AMMORTIZZATORE-PUNTONE - Di novità sorprendenti non ne mancano neanche “sottopelle”, come l’ammortizzatore utilizzato anche con funzione di puntone nelle geometrie delle sospensioni. Secondo l’Italdesign di Giorgio Giugiaro, oggi confluita nel gruppo Volkswagen, questo tipo di sospensione potrebbe essere definita “push rod 2.0”. E definizioni a parte, l’originalità risiede nel fatto che per ogni ruota vi sono due ammortizzatori. Normalmente ne lavorano solo quattro (uno per ruota) ma con un comando elettronico si possono far entrare in funzione anche gli altri quattro. Questa seconda impostazione è particolarmente adatta per i fondi stradali accidentati (con il raddoppio degli ammortizzatori l’altezza del veicolo aumenta sensibilmente, così come migliora il comportamento viaggiando sullo sconnesso).
CARBONIO DI SICUREZZA - Grazie alle caratteristiche tecniche messe a punto, la Italdesign Parcour si candida per essere un veicolo dalle grandi prestazioni in condizioni difficili, e di fronte a questa realtà stupisce l’assenza del tetto, che è un elemento protettivo importante. Ma anche in questo caso il progetto ha una risposta d’avanguardia. I montanti sono infatti irrobustiti con l’impiego della fibra di carbonio. In questo modo è garantita l’opportuna protezione in caso di ribaltamento.