DOMINIO A METANO - Il 77% dei veicoli a metano circolanti nell'Unione europea è in Italia. È quanto emerge dai dati NVGA, l'associazione europea di categoria. Su 1.098.391 di veicoli circolanti, infatti, 846.523 viaggiano in Italia, numero di quasi dieci volte superiore a quello della Germania, seconda in classifica con 96.349 veicoli alimentati a gas naturale pari all'8,8% del totale. Altri paesi a superare quota 10.000 unità sono la Bulgaria (61.270, 5,6%) e la Svezia (44.321, 4%), mentre in quattro nazioni (Danimarca, Slovenia, Irlanda e Lettonia) non si raggiungono i 100 esemplari.
LA RETE PIÙ ESTESA - Il Bel Paese comanda pure la
classifica della rete di rifornimento con 959 stazioni (in realtà il dato aggiornato è maggiore di 1.000 (
qui la news) equivalenti al 32,3% del totale. Una rete di poco superiore a quella tedesca (915, 30,8%), ma di gran lunga più estesa di quella svedese, terza in classifica con 195 erogatori (6,6%), che però conta un parco circolante decisamente più contenuto di Italia e Germania. Altri paesi con un rete diffusa in relazione a estensione territoriale e numero di veicoli sono Olanda (186), Austria (180) e Bulgaria (106), mentre i 144 distributori francesi sono da ritenersi esigui rispetto alle auto vendute.
I NUMERI EXTRA UE - Considerando anche i paese extra Unione europea il numero di modelli a metano circolante nel Vecchio Continente sale a 1.848.511 facendo scendere la quota italiana al 49,1%. Ad innalzare le cifre sono soprattutto Ucraina (388.000 veicoli, 324 distributori), Armenia (244.000, 345) e Russia (90.050, 252), ma un importante contributo arriva pure dalla “piccola” Svizzera dove viaggiano 11.058 modelli a gas naturale e ci sono 138 stazioni di servizio.
QUARTI AL MONDO A GPL - L'Italia è tra i leader pure nel settore del Gpl come confermano i dati dell'associazione mondiale del comparto WLPGA. Nella classifica mondiale di veicoli circolanti, la Penisola si classifica al quarto posto con 1.787.000 unità alle spalle di Turchia (3.335.000), Polonia (2.477.000) e Corea del Sud (2.455.112). Nella graduatoria dei distributori l'Italia perde una posizione “fermandosi” a 2.955 stazioni contro le 9.419 di Turchia, 5.700 di Polonia, 4.500 della Russia e 3.703 dell'Australia. Da notare che i numeri favorevoli dell'Italia sono da attribuire soprattutto alla lunga cultura del gas e alla presenza di numerose aziende specializzate nella produzione di impianti a gas, settore nel quale siamo leader mondiali.