FARI SOTTILI - La prima Jeep sviluppata in funzione del mercato cinese arriverà nel 2018 e sarà un modello a 7 posti, disegnato secondo canoni in parte aggiornati rispetto ai modelli odierni. L’ispirazione verrà dal prototipo Jeep Yuntu, mostrato in anteprima al Salone dell’automobile di Shanghai, che mantiene i tradizionali elementi di stile della Jeep pur introducendo soluzioni inedite: la mascherina a sette feritoie e gli archi passaruota sono analoghi alle Renegade e Compass, come la vetratura laterale che sale in prossimità del montante posteriore, ma i fari anteriori sono più rastremati e si “fondono” alla griglia. Anche i fanali posteriori hanno una forma più assottigliata.
SA CHI È AL VOLANTE - L’abitacolo della Jeep Yuntu (termine che in cinese significa “nuvola”) è sviluppato su tre file di sedili e ha un aspetto molto tecnologico, grazie ai numerosi schermi sul retro dei sedili e nella plancia, aggiornata rispetto alle Jeep in vendita: le linee sono orizzontali e l’impressione che se ne trae è di maggior pulizia, complice l’assenza di tasti e pulsanti. A bordo sono presenti tecnologie per il riconoscimento vocale e della faccia, che identificano la persona al volante e dispongono il sedile nella maniera preferita, a seconda delle regolazioni che erano state memorizzate in precedenza. Nell’abitacolo sono presenti inoltre varie basette per la ricarica senza fili degli smartphone.
IN CINA PER LA CINA - La casa americana non ha annunciato le misure esterne della Jeep Yuntu, ma possiamo immaginare che il modello di produzione si attesti intorno a 470-480 cm, misura analoga ad altre suv a 7 posti (la Kia Sorento è lunga 478 cm) e nel mezzo fra le Jeep Cherokee e Grand Cherokee. La sarà costruita nell’impianto di Guanzhou insieme alla GAC, azienda cinese che ha stretto nel 2010 un accordo di collaborazione con la FCA. Stando a quanto trapelato al Salone di Shanghai, la Yuntu non dovrebbe arrivare in Europa.