DUE MEGLIO DI UNA - Al pari della crossover Nitro, potrebbe avere un futuro europeo la
Kia Optima ibrida: o, meglio, le due varianti della berlina esposte al Salone di Chicago. Parte della famiglia EcoDynamics, la Optima è disponibile nella variante ricaricabile plug-in (PHEV) o non ricaricabile (HEV). La prima promette un tempo di ricarica pari a tre ore con un caricabatteria dedicato; collegandosi alla normale rete di casa, il tempo richiesto triplica. La PHEV è inedita, mentre la versione HEV era già presente nella gamma della generazione precedente della Kia Optima (
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ACCORGIMENTI SPECIFICI - Entrambe le Kia Optima ibride mantengono la stessa linea, classicheggiante ma aerodinamica (con un coefficiente di penetrazione dichiarato pari a 0,24) delle sorelle a benzina di recente introduzione: presenti le griglie attive, che si aprono e chiudono automaticamente ad alta e bassa velocità, ma alcuni particolari sono differenti per ridurre la resistenza all’avanzamento - dai paraurti ai cerchi in lega. La PHEV, inoltre, presenta uno sportello per la ricarica da rete elettrica.
IN TANDEM - La Kia Optima HEV ha ora un motore termico 2.0 GDI da 154 CV per il quale viene dichiarata una maggiore efficienza, con cambio a 6 marce rivisto rispetto al precedente con convertitore di coppia, e un’unità supplementare da 52 CV; la potenza complessiva dichiarata è di 193 CV. Il motore elettrico che sfrutta una batteria agli ioni di litio da 1,62 kWh alloggiata sotto il divano posteriore: più compatta rispetto a prima, ha permesso ai progettisti di mantenere il pratico sedile frazionabile (60%-40%).
LA PLUG-IN DURA DI PIÙ - La Kia Optima PHEV (nelle foto sopra), cioè l’ibrida ricaricabile, prevede un motore elettrico maggiorato (da 68 CV): l’autonomia complessiva sfiora dichiaratamente i 1000 km nel più favorevole dei casi. Tre le modalità di guida: quella completamente elettrica, quella ibrida (con il motore elettrico a supporto di quello termico) e quella dedicata alla ricarica della batteria, utilizzando il motore termico (anche) come generatore. Non manca su entrambe il sistema chiamato Driver Assistance System che consiglia lo stile di guida più appropriato, oltre a un buon numero di sistemi per l’assistenza alla guida - dalla frenata d’emergenza al controllo dell’anglo cieco fino al dispositivo anticollisione e al mantenimento della carreggiata.