PER LO SPORT - Si chiama GTR l'ultima nata della specialissima famiglia X-Bow di casa KTM: la casa austriaca, specialista in moto, dal 2008 produce in piccola serie questa barchetta da competizione, caratterizzata dalla scocca progettata da Dallara, motori di provenienza Volkswagen o Audi e uso esclusivamente pistaiolo (tranne la GT presentata nel 2014, che adotta il 2.0 TFSI con potenza portata a 286 CV e un parabrezza avvolgente che ne rende possibile l'omologazione per uso stradale). La GTR ha il tetto ma non la targa: è infatti destinata ai campionati GT4 quali il Pirelli World Challenge Championship o l'European GT4 Series.
LINEA SPIGOLOSA - La linea della KTM X-Bow GTR (a sinistra nella foto sopra) è, come tutte le KTM a quattro o due ruote, opera dello studio Kiska: spigolosa, aggressiva e funzionale al carico aerodinamico, con un vistoso spoiler posteriore e una presa d'aria posta sul tetto per fare respirare correttamente il motore. Nulla trapela per quanto riguarda la meccanica: lo sarà a breve, visto che la commercializzazione è stata già fissata per aprile, al pari del prezzo che parte da 139.000 euro. L'obiettivo è quello di vendere più ai privati che ai team, anche se c'è da scommettere che più di un appassionato (ovviamente facoltoso) sarebbe disposto a metterne in garage una in versione “street legal”.
A MARZO VIENE BILANCIATA - Lo sviluppo della KTM X-Bow GTR è stato portato avanti da Reiter Engineering (che cura le Lamborghini per GT1, GT2 e GT3): secondo il titolare Hans Reiter, si è riusciti a offrire “un'auto da competizione a prezzo interessante. La GTR ha una tecnologia che appartiene normalmente alle categorie superiori; la monoscocca offre una protezione unica, mai vista in un'auto simile”. E i costi di gestione sono “incoraggianti”. Per adesso non rimane che prendere Reiter sulla parola: il primo debutto in pista è previsto entro fine mese, mentre a marzo avverrà il Balance of Performance per adeguare eventualmente meccanica e aerodinamica alla concorrenza.