RICORRENZA DA FESTEGGIARE - Il centesimo anniversario dalla nascita di Ferruccio Lamborghini sarà un anniversario indimenticabile per alcuni fortunati collezionisti. Solo loro potranno mettere in garage i quaranta esemplari della Centenario, sportiva dalle caratteristiche invidiabili realizzata per omaggiare la figura del fondatore, imprenditore emiliano (scomparso nel 1993) che fondò nel 1963 l’azienda omonima. La Lamborghini Centenario viene esposta al Salone dell’automobile di Ginevra e non arriverà mai in commercio, perché le quaranta unità sono già state vendute. Il prezzo? Ciascun collezionista ha dovuto sborsare 1 milione e 750mila euro, importo a cui aggiungere le tasse el paese d’omologazione: in Italia la Lamborghini Centenario costerà 2.135.000 euro. Questa cifra si giustifica con una meccanica di prim’ordine, basata sulla Aventador ma sottoposta ad una serie di fondamentali migliorie: basti sapere che il rapporto peso/potenza si attesta a 1,97 kg/CV, valore entusiasmante anche per una vettura di così alto calibro.
AERODINAMICA ESTREMA - I tecnici della Lamborghini hanno ripreso il telaio monoscocca della Aventador e sono intervenuti con decisione sulla parte aerodinamica, disegnando un corpo vettura molto più lungo e dalle proporzioni estreme: la Centenario è lunga 492 cm e misura pertanto 14 cm in più della Aventador, mentre l’altezza non subisce variazioni (114 cm). Il telaio e la carrozzeria sono entrambi in fibra di carbonio. Lo stile della Lamborghini Centenario è funzionale all’ottenimento della massima resa aerodinamica, sicché nessuna apertura è tracciata senza una ragione precisa: il flusso d’aria viene incanalato nelle grandi aperture frontali e scivola poi sulle fiancate, così da migliorare il raffreddamento del motore. La presa d’aria sul tetto è ispirata al mondo dell’aviazione, mentre le aperture sul cofano anteriore rappresentano un omaggio alle sportive degli anni ’70. Il grosso estrattore domina la vista posteriore e facilita il passaggio dell’aria. Nascosto alla vista è l’alettone, montato sulla coda, che fuoriesce in relazione alla velocità ed alla modalità di guida: si solleva di 15 cm e si inclina di 15°, così da migliorare l’aderenza alle velocità superiori.
QUATTRO RUOTE STERZANTI - I fanali posteriori della
Lamborghini Centenario richiamano il motivo ad Y della Aventador, ma il loro aspetto risulta assai più estremo: sono a led ed occupano quasi tutta la sezione posteriore. La Centenario esce dalla fabbrica senza verniciatura, ma è comunque possibile richiedere una delle infinite opportunità di personalizzazione inserite nel catalogo Ad Personam. I cerchi misurano 20 pollici davanti e 21 pollici dietro. Sono forgiati e fresati in alluminio, hanno un solo dado di fissaggio (come le vetture da corsa) e vestono coperture Pirelli PZero. La trazione è integrale. Ad essa si abbinano le quattro ruote sterzanti, impianto che promette sensibili benefici in materia di comportamento su strada: l’auto guadagna in stabilità alle velocità superiori ed in maneggevolezza alle andature inferiori. La risposta delle quattro ruote sterzanti varia al cambiare della modalità di guida, passando da una regolazione meno estrema (Strada), ad una media (Sport) fino alla più incisiva (Corsa). La Centenario pesa a vuoto 1.520 chili. L’equipaggiamento tecnico include anche le sospensioni a controllo magnetoreologico e un differenziale dalla taratura specifica, adatto per funzionare di concerto con le ruote sterzanti posteriori.
IL V12 SALE A 770 CV - In posizione centrale si trova il noto motore V12 aspirato, da 6.5 litri, potenziato di 70 CV rispetto al già cattivissimo motore della Aventador: sviluppa 770 CV ed allunga fino ad 8.600 giri, 250 in più rispetto all’unità scelta come base. È il motore più prestazionale mai realizzato dalla Lamborghini. La
Lamborghini Centenario copre lo 0-100 km/h in 2,8 secondi, raggiunge i 300 km/h in 23,5 secondi e corre fino alla velocità massima di 350 km/h, ma i possenti freni (in materiale composito) garantiscono staccate al limite: per il 100-0 km/h bastano 30 metri e ne servono 290 per fermarsi da 300 km/h. Un simile incremento di potenza è stato ottenuto anche garantendo una maggiore quantità d’aria al motore. La sportiva del Toro non va comunque ritenuta un modello spartano, perché nel suo abitacolo è presente un sistema multimediale con protocollo Apple CarPlay, schermo da 10,1 pollici e connettività internet. L’impianto d’intrattenimento raccoglie anche i dati relativi alla telemetria, ai tempi sul giro, all’accelerazione laterale ed alla velocità massima raggiunta. I sedili hanno un disegno molto contenitivo e sono realizzati in fibra di carbonio, mentre gran parte dell’abitacolo è rivestita in Alcantara. Nel vano anteriore trovano posto due caschi.