AUMENTI RECORD - Le tariffe Rc auto in Italia? Tra le più care d’Europa. L’indennizzo diretto? Un flop. A suonare l’allarme è il garante della Concorrenza e del Mercato, Antonio Catricalà, nel corso di un’audizione alla commissione industria del Senato. Secondo i dati snocciolati dal numero uno dell’Antitrust, il costo delle polizze auto è cresciuto del 25% in soli due anni, dal 2009 al 2010 (più 35% quelle per le moto). Aumenti che vanno ben oltre il livello dell’inflazione. Sul banco degli imputati, il risarcimento diretto, il sistema introdotto nel 2007 in base al quale è la polizza del danneggiato a dover risarcire il danno in caso d’incidente, salvo poi rivalersi sulla compagnia del responsabile. Come si legge nel testo della relazione presentato dal Garante, la colpa è del “meccanismo attraverso il quale si arriva a definire l’entità del rimborso dovuto alla compagnia gestionaria per il danno da essa liquidato”. Quest’ultima, infatti, “non riceve l’importo che ha effettivamente liquidato per conto della debitrice, bensì una somma determinata forfetariamente sulla base del costo medio dei sinistri rilevato nell’annualità assicurativa precedente”. Pertanto, a conti fatti, “alcune imprese avranno vantaggio, altre no”. Così, per tutelarsi dalle possibili perdite, le compagnie rincarano le polizze per tutti.
INCIDENTI TROPPO COSTOSI - Numeri alla mano, il costo medio di un incidente è cresciuto in media del 27% sul periodo 2008-2010. “Tale dato appare ancor più significativo laddove lo si analizza per area geografica”, spiega ancora Catricalà. “Risulta, infatti, che l’aumento del costo medio nel Sud è stato di quasi il 70% superiore a quello nel Nord. Questa differenza si può in parte spiegare in virtù dei maggiori sinistri alla persona liquidati in quell’area”. Secondo le compagnie d’assicurazioni, la colpa è dell’elevato numero delle frodi. Una spiegazione che non convince del tutto l’Antitrust: “Sulle frodi, i dati mostrano che il numero di quelle accertate resta contenuto. La situazione è molto diversa da quella di paesi come il Regno Unito o la Francia, dove si riesce ad accertare il quadruplo delle frodi nel primo e il doppio nel secondo”. La conclusione? Semplice: “Le compagnie nel nostro paese non ritengono conveniente svolgere un’adeguata attività di controllo”. Insomma, è molto più redditizio aumentare i premi.
LE PIÙ CARE D’EUROPA - Nel periodo 2000-2010 l’aumento dei prezzi in Italia è stato in media del 4,6% all’anno, più del doppio di quanto è avvenuto, nello stesso periodo, negli altri paesi dell’Eurozona, superiore di sei volte a quello della Germania, di oltre cinque volte a quello di Francia e Olanda e di poco meno di due volte a quello della Spagna. Non solo. “Se si considera il periodo 2006-2010, la crescita annua dei prezzi per l’assicurazione dei mezzi di trasporto registrata in Italia è quasi il doppio di quella della Zona Euro e quasi il triplo di quella registrata in Francia”.