30 ANNI E NON SENTIRLI - Il giapponese Tom Matano (foto qui sotto) non sarà noto al grande pubblico come altri designer di automobili, ma per un gruppo di appassionati il suo nome merita un posto nell'olimpo del car design: Matano ha lavorato per la Mazda dal 1983 al 2002 (rivestendo anche il ruolo di capo dello stile) e va quindi considerato il "papà" della Mazda MX-5, la spider lanciata nel 1989 diventata da allora un vero e proprio "mito" per chi vuole divertirsi al volante senza spendere cifre considerevoli. Matano ha ripercorso le tappe che hanno portato alla nascita della MX-5 nel corso di un incontro al Salone di Torino Parco Valentino 2019 (nelle foto), dov’è stato invitato per assistere alla parata celebrativa per i 30 anni della spider. Qui ha fatto il suo debutto in Italia la serie speciale 30th Anniversary, un allestimento in 3000 esemplari per tutto il mondo (90 per il nostro Paese) riconoscibile per il colore arancio Racing.
STILE “AMERICANO” - La Mazda MX-5 è nata per una serie di fortunate conseguenze, perché il tutto ebbe origine dall'incontro nel 1979 fra il giornalista americano Bob Hall e Kenichi Yamamoto, che negli Anni 70 era a capo del settore ricerca e sviluppo per la casa giapponese. Yamamoto chiese a Hall, secondo lui, quale nuova auto avrebbe dovuto sviluppare la Mazda e il giornalista rispose "una spider economica", un genere di vettura poco diffuso dopo essere stato molto in voga negli Anni 60. La casa giapponese fece sua l'idea di Hall, complice la promozione di Yamamoto a presidente, e nel 1983 diede il via al progetto di quella che poi sarebbe diventata la MX-5. La Mazda però non aveva ancora stabilito se concentrarsi su una spider con il motore anteriore e la trazione sulle ruote dietro, ispirata alle due posti inglesi degli Anni 60, oppure se puntare su una più sportiva coupé a due posti con il motore al centro del telaio. I due progetti furono affidati separatamente al centro della Mazda negli Stati Uniti e a quello in Giappone. Fu scelto il primo.
LINEE INCONFONDIBILE - Lo stile della Mazda MX-5 quindi venne sviluppato dal settembre del 1984 al luglio del 1987 da Matano, un grande appassionato di sportive italiane (da giovane possedeva le De Tomaso Vallelunga, Fiat X1/9 e Lancia Beta Montecarlo) che ebbe il non facile compito di disegnare una spider dall’aspetto personale e distintivo, tanto è vero che assegnò due diktat ai suoi collaboratori: la MX-5 sarebbe dovuta essere un'auto riconoscibile anche quando coperta da un telo e in grado di far girare la testa dopo essere stata parcheggiata. Matano ha confermato di essersi ispirato alle spider degli Anni 60, e in particolare a quelle inglesi, che ha portato a definire per la MX-5 un aspetto semplice ed essenziale, che mette in risalto particolari come i fari a scomparsa e le maniglie a filo con la carrozzeria. Sono tipici della prima Mazda MX-5 anche il frontale tondeggiante e la parte posteriore tronca.
PIACE A TUTTI, E OVUNQUE - Matano, che ora insegna design alla Academy of Art University di San Francisco, si è detto molto soddisfatto di com’è “invecchiata” la prima generazione della Mazda MX-5, che negli Usa venne chiamata Miata, tanto è vero che in ogni parte del Mondo ha un suo pubblico di fedelissimi: in Giappone viene scelta per lo più dai giovani, in Europa da persone di mezz’età che non avevano mai posseduto una spider e negli Stati Uniti da chi la colleziona. Ciò dimostra che lo stile della MX-5 è in grado di far “presa” su persone di età diversa in diverse parti del Mondo, che è forse il risultato più ambito da un designer. Matano ci ha confidato infine di apprezzare la Fiat 124 Spider, la due posti derivata dalla MX-5 oggi in vendita (entrambe sono costruite in Giappone) il cui design è stato messo a punto dal Centro Stile della Fiat.