LA PRIMA “PICCOLA” - Gli anni fra il 1975 e il 1999 sono ricordati come un periodo molto fortunato e ricco di soddisfazioni per la Mercedes che, sotto la guida stilistica del designer italiano Bruno Sacco, realizzò molte vetture divenute dei classici senza tempo. Fra le auto di quegli anni c’erano il prototipo C111, tre diverse edizioni dell’ammiraglia Classe S e la spider SL. Il modello di maggiore successo fra quelli disegnati da Sacco rimane comunque la Mercedes 190, una macchina inedita per la Stella, che mai in precedenza aveva realizzato una berlina così compatta (era lunga 442 cm): ai tempi infatti nel listino della casa tedesca c’erano la media W123 (antesignana della Classe E), l’ammiraglia S e la SL. La Mercedes 190 venne mostrata in anteprima l’8 dicembre 1982 e quindi compirà 35 anni fra pochi giorni, motivo per cui l’azienda tedesca oggi vuole celebrarla.
INNOVATIVA E AFFIDABILE - La genesi della Mercedes 190 risale già agli Anni 70, quando la casa tedesca inizia a raccogliere le idee per un modello più compatto della W123. Un cambiamento di questa portata era motivato da questioni economiche (a causa della crisi petrolifera) e da questioni strettamente commerciali, perché molti clienti sentivano l’esigenza di una Mercedes più piccolo e meno impegnativo delle grandi berline. Le valutazioni durano qualche anno e portano alla nascita di una berlina più aerodinamica (e quindi efficiente) delle altre Mercedes in vendita all’epoca, dotata di inedite sospensioni posteriori multilink a cinque bracci e con nuovi accorgimenti per migliorare la sicurezza di bordo. La Mercedes 190 dimostrò inoltre un livello di affidabilità tipico delle Mercedes: nel 1983 tre esemplari percorsero in circuito 25.000 km, 40.000 km e 50.000 km senza soste.
UN’AUTO DI SUCCESSO - I motori disponibili nel 1982 per la Mercedes 190 erano due quattro cilindri a benzina di 2.0 litri: quello alimentato a carburatori erogava 90 CV, quello a iniezione diretta 122 (190 E). Un anno dopo l’arrivo negli autosaloni venne aggiunto il 2.0 diesel della 190 D (72 CV), mentre nel 1986 debuttò il benzina a sei cilindri di 2.6 litri (166 CV) e un anno dopo fu il turno del diesel a cinque cilindri 2.5 da 122 CV. La berlina tedesca ottenne grandi successi anche nel mondo delle competizioni, dove regalò due titoli costruttori alla Mercedes (1991 e 1992) e un titolo piloti a Klaus Ludwig (1992) nel campionato turismo tedesco, il celebre DTM (foto qui sopra), grazie alle varianti ad alte prestazioni 190 Evo e Evo II: il loro motore a sei cilindri di 2.5 litri arrivò a sviluppare fino a 235 CV. La Mercedes 190 è stata venduta in quasi 1,9 milioni di esemplari e ha ceduto il testimone nel 1993, quando è stata mandata in “pensione” dalla prima Mercedes Classe C.