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Mercedes 600: restauro in chiave moderna

di Paolo Alberto Fina
Pubblicato 06 aprile 2020

La Mercedes ha rimesso a nuovo un esemplare del 1975, aggiornandone l’interno con dotazioni al passo con i tempi.

Mercedes 600: restauro in chiave moderna

UN'AUTO LEGGENDARIA - Prodotta fra il 1964 e il 1981, la Mercedes 600 è stata una berlina di lusso apprezzata per l’opulento abitacolo e l’elegante carrozzeria, disegnata sotto la supervisione dell’italiano Bruno Sacco e disponibile nella versione standard, lunga 554 cm, o in quella allungata di ulteriori 70 cm (nota come 600 Pullman), che ha 4 poltrone nella parte posteriore. La 600 è stata un’auto all’avanguardia sotto il profilo tecnico, perché aveva raffinatezze come le sospensioni pneumatiche e tanti sistemi ad azionamento idraulico, anche per l’inclinazione dello schienale di sedili e divano. Nella sua lunga carriera ha trasportato non solo decine di celebrità e capi di Stato, perché nel 1965 un esemplare fu allestito anche per Papa Paolo VI: aveva il tetto rialzato di 7 cm e la capote in tela, per dare modo a Sua Santità di essere visto dalla folla. Ancora oggi questa sontuosa limousine ha le carte in regola per essere una perfetta berlinona di rappresentanza, a maggior ragione dopo aver subito un esteso restauro, come dimostra l’esemplare del 1975 venduto per 2,15 milioni di euro (più tasse) dall’autosalone olandese Auto Leitner.

HA TUTTI I COMFORT - A occuparsi dei lavori, su richiesta del cliente, sono state la Mercedes Classic, divisione per le auto storiche della casa tedesca, e il reparto sviluppo della Daimler, che hanno messo a punto in 7 anni (dal 2007 al 2014) un vero e proprio “restomod”, ovvero un restauro con profonde modifiche e personalizzazioni. La Mercedes 600 Pullman ha il cambio e il motore V8 6.3 originali, seppur debitamente “rinfrescati”, mentre l’abitacolo ha una lunga serie di dotazioni presenti nelle moderne berline di lusso: le poltrone sono regolabili elettricamente e con funzione di raffrescamento e riscaldamento, ci sono il minibar e uno schermo con lettore dvd, tavolini pieghevoli, l’interfono per comunicare con l’autista (la zona di guida e quella posteriore sono separate da un vetro oscurabile), la gestione separata del “clima”, diamanti Swarovski nel rivestimento del tetto e anche il tetto panoramico oscurabile. Nuova è anche la vernice bianco metallizzato.



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Ritratto di 82BOB
6 aprile 2020 - 13:43
2
I restomod sono sempre molto affascinanti!
Ritratto di Andre_a
6 aprile 2020 - 16:41
Se sono fatti su auto diffuse o in pessime condizioni sono d’accordo, ma sono contrario ai restomod basati su esemplari rari e ben conservati.
Ritratto di Fausto Carello
6 aprile 2020 - 13:52
Che meraviglia, A meta` degli anni 80 comprai una Flaminia berlina 2.8. La mandai in Italia (vivo all'estero) per un restauro completo, alla fine sembrava appena uscita dalla Lancia, un po' come questa Mercedes. Un bell'assegno mi convinse a venderla. Che co****.
Ritratto di tramsi
6 aprile 2020 - 16:01
Hanno anche installato alcune componenti utilizzate a suo tempo sulla Maybach.
Ritratto di puccipaolo
6 aprile 2020 - 16:37
8
2.15M di euro tasse escluse...a me dispiace che qualcuno la compri perchè è la conferma che il valore che noi comuni mortali diamo al denaro per alcuni non esiste.
Ritratto di Andre_a
6 aprile 2020 - 16:44
Io ci avrei messo anche un moderno 12 cilindri Mercedes
Ritratto di Giuliopedrali
6 aprile 2020 - 17:42
Però in realtà alcune componenti come le porte ed altre parti a chiusura idraulica non ci sono neanche nelle moderne serie S... Peccato sia la versione lunga Pullman meno affascinante dinamica della normale limousine, lunga solo 550 cm. Non mi sembra che la linea fosse del friulano Bruno Sacco, forse appunto ha supervisionato il progetto perchè era appena entrato in Mercedes nel 1960, Paul Bracq era il designer capo Mercedes nel 1963 se non sbaglio, questi 2 arzilli ottantenni per me costituiscono la triade dei designer inarrivabili, trascendentali a cui mi sono sempre ispirato, insieme ad un altro ottantenne un certo Giorgetto ... non ricordo il cognome...
Ritratto di Giulio Menzo
7 aprile 2020 - 10:46
2
Bella,molto affascinante
Ritratto di Giulio Menzo
7 aprile 2020 - 10:47
2
Molto bella e affascinante.
Ritratto di mod.103
7 aprile 2020 - 11:11
tempo fa ricordo che l'officina dove andavo ne aveva una in manutenzione e ricordo che il meccanico mi fece notare che gli alzavetri non erano elettrici ma azionati da una pompetta ad olio.
Ritratto di Giuliopedrali
7 aprile 2020 - 11:13
Aveva un enorme impiamto idraulico più sofisticato di quello della DS che sovrintendeva a tutto.
Ritratto di Giovanni Rana
7 aprile 2020 - 12:37
C'è un mercato del remake fedele in chiave moderna che nessun costruttori ha il coragio di conquistare. C'è chi cassoni e camioncini non li viluoleaa cinspenderebbe benn volentieri in un auto con la veste si una Golf GTI 82 o un'Alfa GTV 78 con sotto tecnología moderna.
Ritratto di Paolo-Brugherio
7 aprile 2020 - 12:37
6
Beh, gli interni sono uno spettacolo! Certo che 2 milioni e 150.000 euro, più le tasse...
Ritratto di Giuliopedrali
7 aprile 2020 - 16:50
Questa auto tecnologicamente non l'avrei toccata, perchè tecnologicamente rappresentava lo stato dell'arte degli anni 60, neanche la DS aveva più diavolerie, o le americane e neanche le Rolls Royce Silver Shadow del 1965 le superarono in tecnologia, però erano tutte più affascinanti... Mi ricorda questa MB 600 quei vecchi stereo tedeschi o giapponesi degli anni 70 / 80 (Akai, Marantz, Nordmende, Yamaha ecc) che costavano davvero tanto, un esperto mi disse che la semplice rotellina in acciaio per regolare il volume costava come un intero compatto di oggi, cioè c'era molta meno elettronica di oggi ovviamente, però che elettromeccanica!