HANNO FATTO LA SPESA A PARIGI - Per la Classe B, la Mercedes ha già un ottimo e nuovo 1.8 a gasolio con due livelli di potenza: 109 e 136 cavalli, che ritroveremo anche sulla nuova Classe A. Allora perché fare un accordo con la Renault, e farsi “prestare” un 1.5 turbodiesel, sempre da 109 cavalli? Semplice, per avere un modello di accesso con consumi ancora più bassi. A Stoccarda, infatti, i tecnici della “stella a tre punte” non hanno avuto remore nell’affermare che il piccolo motore francese ha un’invidiabile leggerezza e attriti ridottissimi. Sarà quindi lui a equipaggiare la nuova Classe A e uscirà dagli stabilimenti spagnoli della Renault, a Valladolid, già predisposto per ricevere in Germania (a Rastatt) le “personalizzazioni” Mercedes: tra alternatore, intercooler, compressore del climatizzatore, condotti di ingresso dell’aria e modifiche software, la lista di adattamenti conta cinquanta voci. Con questo propulsore, i tedeschi dichiarano un consumo medio per la A 180 CDI di 26,3 km/litro, contro i 24,4 del 1.8 di pari potenza. Solo che mentre il primo è abbinato al cambio manuale a sei marce, il secondo lavora con il doppia frizione a sette rapporti.
A 180 CDI | A 180 CDI* | A 200 CDI** | A 220 CDI** | |
Cilindrata cm3/ N° cilindri | 1461/4 | 1796/4 | 1796/4 | 1796/4 |
Potenza kW/CV a giri | 80/109 a 4000 | 80/109 a 3200-4600 | 100/136 a 3600-4400 | 125/170 a 3600-4000 |
Coppia Nm a giri | 260 a 1750-2500 | 250 a 1400-2800 | 300 a 1600-3000 | 350 a 1600-3200 |
Consumo medio km/litro | 26,3 | 24,4 | 23,3 (24,4) | n.d. |
Emissioni CO2 g/km | 98 | 109 | 111 (109) | n.d. |
* Disponibile solo con il cambio a doppia frizione
* Tra parentesi i valori con il cambio a doppia frizione
E HANNO GIRATO IL 2.1 DELLA CLASSE C - Il 1.8 a gasolio sarà disponibile anche nella versione da 136 cavalli della A 200 CDI, in questo caso con entrambi i tipi di trasmissione. Con quella dotata di cambio a doppia frizione i consumi sono più favorevoli, come mostra la tabella alla fine dell’articolo. I tedeschi, invece, non si sbilanciano nel dichiarare emissioni e consumi del nuovo 2.1 turbodiesel da 170 cavalli della Mercedes A 220 CDI. Si tratta dello stesso propulsore da 2143 cm3 utilizzato dalle sorelle maggiori (a partire dalla Classe C), che però è stato profondamente riadattato per il montaggio trasversale (anziché longitudinale) all’interno del vano motore: ad esempio, il turbocompressore è stato spostato sul lato opposto. Questo motore è già a in grado di rispettare la normativa Euro 6, grazie al sistema di ricircolo a bassa pressione dei gas di scarico (evidenziato in rosso, con il suo intercooler di raffreddamento, nell’immagine qui sopra). Consente di evitare sistemi di trattamento a base di urea come quelli usati da alcuni concorrenti.
A 180* | A 200* | A 250** | |
Cilindrata cm3/ N° cilindri | 1595/4 | 1595/4 | 1991/4 |
Potenza kW/CV a giri | 90/122 a 5000 | 115/156 a 5000 | 155/211 a 5500 |
Coppia Nm a giri | 200 a 1250-4000 | 250 a 1250-4000 | 350 a 1200-4000 |
Consumo medio km/litro | 18,2 (18,5) | 18,2 (18,5) | (16,4) |
Emissioni CO2 g/km | 128 (127) | 129 (127) | (143) |
* Tra parentesi i valori con il cambio a doppia frizione
** Disponibile solo con il cambio a doppia frizione
IL BELLO DELLA DIRETTA - Sul fronte dei motori a benzina, a Stoccarda non hanno dubbi sull’efficacia dell’iniezione diretta, già utilizzata anche su altri modelli, a partire dalla Classe B. Come per quest’ultima, la nuova Mercedes Classe A ha solo motori turbo: si parte dai due 1.6, su cui proprio nella nuova Classe A debutta il sistema di alzata variabile delle valvole di aspirazione Camtronic. Entrambi i propulsori hanno una cilindrata di 1595 centimetri cubi, ma il primo ha 122 cavalli, mentre l’altro 156, pur avendo gli stessi consumi dichiarati: 18,2 km/litro per la versione con cambio manuale a sei rapporti e 18,5 per quella abbinata al doppia frizione a sette marce. Come il nuovo 2.0 turbo (che sarà montato anche sulla Classe C) della Mercedes A 250, sfruttano iniettori piezoelettrici (vedi disegno sopra) che effettuano fino a cinque iniezioni per ciclo e al centro del cilindro. Il vantaggio di questi ultimi rispetto a quelli a solenoide sta nella rapidità e maggior precisione di iniezione, oltre che nella più elevata (che può raggiungere i 200 bar). Così la benzina viene vaporizzata in modo più uniforme e brucia completamente, senza “bagnare” la superficie del pistone. Ne beneficiano l’efficienza della combustione (16,4 km/litro il consumo medio dichiarato) e la potenza, che è di 211 cavalli.