MISSIONE EMISSIONI ZERO – Entro fine anno la Mercedes produrrà 200 Classe B F-CELL, alimentate a idrogeno. La macchina, grazie al suo motore elettrico da 136 CV, offrirà prestazioni paragonabili a quelle di una normale 2000 turbodiesel. E dallo “scarico” uscirà solo vapore d'acqua.
SEMBRA “NORMALE” - Secondo quanto dichiara la Mercedes, la Classe B F-CELL avrà un'autonomia di circa 400 km, richiederà tre minuti per fare un pieno di idrogeno liquido e avrà buone prestazioni, grazie al motore elettrico da 136 CV e 290 Nm costanti dal regime del minimo. Numeri che la mettono al pari, in termini di prestazioni, con una Classe B 200 CDI diesel.
Per non rubare spazio all'abitacolo o al bagagliaio, le batterie agli ioni di litio che servono per aumentare la potenza e recuperare l'energia in frenata, sono poste sotto al pianale. Mentre i problemi di avviamento a freddo, tipici delle auto con celle a combustibile (fuel cell), sembrano essere stati risolti: secondo Mercedes la Classe B F-CELL si avvia anche a climi polari con -25° C.
Il momento del rifornimento di un'auto elettrica alimentata a idrogeno, non è diverso da quello di una comune auto a benzina o gasolio.
Le prime 200 Mercedes Classe B F-CELL verrano consegnate a clienti europei e americani, negli stati dove già esistono delle stazioni di rifornimento per l'idrogeno.
COME FUNZIONA – Se non sapete come funziona un'auto a fuel cell, come questa Classe B F-CELL, vediamo di fare un ripasso. L'energia che alimenta il motore elettrico dell'auto viene prodotta da una pila che per funzionare ha bisogno di essere alimentata da un "combustibile" (fuel) che in questo caso è l'idrogeno (per questa ragione vengono definite fuel cell, pile a combustibile).
Lo schema di funzionamento di una fuel cell.
All'interno della pila arriva da una parte l'idrogeno, che proviene dal serbatoio della vettura, e dall'altra l'aria aspirata dall'esterno e che contiene ossigeno. Ai poli di ogni elemento della batteria avvengono due reazioni chimiche che generano l'energia elettrica necessaria al funzionamento del motore. Al polo negativo (anodo), l'idrogeno (H2) viene scomposto in ioni di idrogeno che "migrano" attraverso un materiale (detto elettrolita) verso il polo positivo (catodo): lì gli ioni di idrogeno si combinano con l'ossigeno (O2) dando come risultato acqua, sotto forma di vapore acqueo: è tutto ciò che esce al tubo di scarico.