SPIDER AMBITA - Da decenni la SL rappresenta una fra le scelte più ambite dai cultori delle spider di classe. Dalla splendida “pagoda” (così chiamata per la caratteristica forma del tetto) degli anni sessanta, l’evoluzione dell’ammiraglia delle scoperte Mercedes è stata costante e brillante, e ha saputo mantenere gli storici comuni denominatori di eleganza e qualità. Anche la “versione d’accesso” (la 350) vanta una linea pulita e una carrozzeria in lega di alluminio davvero riuscita, nella quale non mancano citazioni sportive come le griglie di sfogo dietro i passaruota anteriori e nel cofano, le prese d’aria frontali, l’ampio spoiler inferiore e le eleganti minigonne sottoporta (che fanno parte del kit aerodinamico). Nota stonata, i poco originali fari a mandorla corredati di una lunga “parentesi” di luci diurne a led.
MANTIENE QUEL CHE PROMETTE - Per quanto anche nell’allestimento base costi pur sempre attorno ai 100.000 euro, la 350 rappresenta la più “economica” (oltre che la meno potente) della gamma Mercedes SL. Il suo 3.5 V6 aspirato con fasatura variabile delle 24 valvole, eroga 306 CV a 6500 giri e la coppia di 370 Nm a 3500 giri; secondo la Mercedes, è in grado di portare la vettura da 0 a 100 km/h in 5”9 e di spingerla a 250 km/h (autolimitati). I nostri rilevamenti hanno confermato i dati dichiarati: rispettivamente, 6” da 0 a 100 km/h e una velocità massima di 252,4 km/h. La trazione è posteriore e il motore è affiancato da un moderno cambio automatico-sequenziale a sette rapporti.
EQUIPAGGIATA COME SI DEVE - L’abitacolo della Mercedes SL350, ispirato a quello dell’ancor più prestigiosa SLS, traspira eleganza e qualità dalla pelle traforata che riveste i sedili, dalle rifiniture con profili tipo alluminio satinato e dalle eleganti bocchette di ventilazione. Alla ricca dotazione di serie (climatizzatore a due zone, antifurto, fari bixeno a orientamento automatico, navigatore, sedili elettrici (con tre memorie), la Mercedes SL della nostra prova affianca il frangivento elettrico in tessuto (605 euro), i sedili riscaldabili e con ventilazione attiva (1.355 euro), il sistema hi-fi surround da 510 watt della Harman/Kardon (1.311 euro) e il pacchetto sportivo AMG (5.929) che comprende anche il kit aerodinamico. Principale elemento di distinzione della SL è il tetto in metallo diviso in tre sezioni, che si apre o si chiude morbidamente in 20 secondi al tocco di un pulsante; quello denominato “Panorama”, con ampie porzioni in cristallo, della nostra SL costa 847 euro.
NON SOLO PER ANDARE A SPASSO - La cosa più piacevole della Mercedes SL 350 è la docilità con la quale si lascia guidare. Per quanto un po’ demoltiplicato, lo sterzo è fluido e sincero, oltre che solido anche alla massima andatura, e col contributo dell’assetto bilanciato, la conduzione non risulta mai troppo impegnativa (neppure quando si spinge a fondo) e decisamente divertente sui percorsi tortuosi. Nonostante non sia fra le spider più maneggevoli, grazie all’ottimale taratura delle sospensioni, si comporta bene sia sui fondi lisci come un biliardo, sia sulle più tortuose e tormentate strade di montagna. Solo quando si spinge a fondo il retrotreno si fa più leggero e nervoso e talvolta tende a “scappare”, e spesso le correzioni vengono recepite in ritardo. Fortunatamente, l’Esp vigila sempre con attenzione. Niente male i freni: si fanno apprezzare per potenza e modulabilità, e sono privi di fastidiose oscillazioni in staccata, per quanto non risultino efficacissimi sotto sforzo.
VOCE GRINTOSA, RIPRESA VELLUTTA - Il 3.5 V6 tedesco ha una risposta fluida ai bassi regimi, spinge con vigore da 3000 giri, per poi liberare il meglio fra 4000 a 6800 giri, dove il cambio automatico-sequenziale (non fulmineo nella guida sportiva) seleziona il rapporto successivo. Sull’anello Alta Velocità di Balocco la Mercedes SL 350 sfodera una gradevole progressione, pur mancando di un pizzico di grinta in allungo (a dispetto della voce del motore sibilante e aggressiva quando sale di giri).