Milano si unisce all’elenco delle “città 30”, ovvero quelle in cui il limite di velocità non deve superare i 30 km/h in nome della sicurezza di tutti gli utenti della strada (automobilisti, pedoni, ciclisti). Il provvedimento sarà in vigore a partire da gennaio 2024 secondo la delibera approvata da Palazzo Marino nella serata del 9 gennaio 2023. A differenza di quanto accaduto in altre città del nostro Paese, la misura dovrà essere rispettata in tutto il territorio del capoluogo lombardo, come già accaduto a Parigi e Bruxelles.
L’amministrazione comunale ha deciso di preparare i residenti, ma anche le tante persone che ogni giorno raggiungono la città per motivi di lavoro a un passo così importante con un’apposita campagna di comunicazione. “La campagna - spiega il testo dell'ordine del giorno - dovrà essere basata su un dossier, redatto da Amat, che contenga tutti gli elementi tecnici utili a comprendere quanto il limite dei 30 chilometri orari in una città sia una grande opportunità per tutti".
Per rendere effettivo il provvedimento, si punta a installare nuovi autovelox, che serviranno a individuare gli automobilisti più indisciplinati, oltre ai controlli che saranno eseguiti costantemente dalla Polizia Locale. Alcune “Zone 30” a Milano erano comunque già presenti, ma anche loro potrebbero subire un cambiamento. Il Consiglio Comunale vorrebbe infatti trasformarle in "Zone 20" o "Zone residenziali", utilizzando nuovi arredi che consentano di moderare ulteriormente la velocità.
Non si è ancora arrivati all’approvazione della norma, ma visto che si tratta di una proposta lanciata dalla maggioranza non sembra ci siano grandi ostacoli all’entrata in vigore.
L’idea che ha in mente l’amministrazione comunale sembra simile a quanto accaduto a Parigi e Bruxelles, dove sono davvero pochissime le strade escluse dal limite. Solo in alcune arterie di scorrimento, che devono ancora essere individuate, sarà infatti possibile circolare ancora a 50 km/h.
Si spera in questo modo anche di arrivare a ridurre il numero di incidenti che si verificano in città, ancora troppo spesso causati dalla velocità elevata. Un’idea confermata anche dal rapporto Aci-ISTAT: il 70% dei sinistri avviene in città. In ambito urbano il numero dei morti è pari al 49,7%, mentre i feriti raggiungono quota 69,7%.
L’opposizione ha votato contro il provvedimento, ritenendolo difficile da rispettare in una grande città. L’idea è condivisa anche dall’Aci di Milano: “Rendere Milano zona a 30 all'ora è un andare indietro, non avanti - sono le parole del presidente Geronimo La Russa - Introdurre i limiti davanti alle scuole e in alcuni quartieri è sensato, ma estenderli a tutta la città è una follia. Mi auguro che l'approvazione di questo ordine del giorno rimanga una lettera di intenti e che alla fine prevalga il buon senso".