PER I COLLEZIONISTI E PER IL PUBBLICO - Da giovedì a domenica l’Italia motoristica, il paesaggio italiano, Brescia, sono di nuovo stati al centro dell’attenzione mondiale; degli appassionati di auto storiche ma non solo. Per la 32esima volta si è svolta la rievocazione della Mille Miglia, quella che Enzo Ferrari definì la gara più bella del mondo. L'edizione 2014 della Mille Miglia di velocità si è disputata nel 1957, ma il suo mito resiste ancora, e la gara-kermesse di regolarità che da più di trent’anni fa rivivere il grande evento del passato è divenuta a sua volta anch’essa un mito di grandissimo richiamo. E come se non bastasse, la Mille Miglia trova sempre una grande accoglienza sulle strade, svolgendosi in pratica in mezzo a due ali di folla per tutto il percorso.
SFIDA ITALIANA - Al termine delle canoniche 1000 miglia, da Brescia a Roma e ritorno, a vincere è stato l’equipaggio Giordano Mozzi-Stefania Biacca su
Lancia Lambda tipo 221 spider, carrozzata Casaro, del 1928. Alle loro spalle Alessandro Gamberini-Mirco Magni su Alfa Romeo 6C 1.750 GS Zagato del 1930, e al terzo posto Giovanni Moceri-Tiberio Cavallari su Aston Martin Le Mans del 1933. Il vincitore della
Mille Miglia 2014 Mozzi si può dire che abbia dominato la gara: è andato intesta subito e c’è rimasto per una decina di prove. Alla undicesima prova di precisione è stato superato ma è rimasto comunque nelle posizioni alte della classifica. Da quel momento alcuni equipaggi si sono alternati al comando, con Moceri che si piazzava in prima posizione alla 22esima prova e pareva che fosse in grado di rimanerci sino alla fine. Invece alla 34esima “speciale” Mozzi riconquistava la testa della graduatoria e, lui sì, non la abbandonava più fino all’arrivo finale.
TANTA PRECISIONE - Mozzi-Biacca si sono aggiudicati undici prove, dimostrandosi l’equipaggio più performante. Tra gli avversari, solo Amenduni-Vicari su Alfa Romeo 6C 1500 MMS sono riusciti a conquistare otto successi parziali, mentre degli altri solo il giapponese Takamoto se ne è aggiudicato sei, e altri quattro equipaggi ne hanno vinto quattro. In tutto, gli equipaggi che si sono aggiudicati almeno una delle 78 prove cronometrate disputate sono stati 31. 74 prove sono state disputate su brevi tratti di poche centinaia di metri, con rilevamenti al centesimo, mentre cinque sono state le prove a media, di qualche chilometro l’una.
“NONNE” FAVORITE - In generale le posizioni di testa della Mille Miglia 2014 sono state appannaggio delle auto più vecchie, grazie al meccanismo dei coefficienti che mira a livellare le possibilità di vittoria tra le auto di epoche diverse (alla Mille Miglia storica possono partecipare i modelli che hanno partecipato alla Mille Miglia di velocità, disputatasi dal 1926 al 1957). Questo nelle intenzioni, ma a vedere le classifiche degli ultimi anni si direbbe che la volontà di equilibratura ecceda a vantaggio delle auto degli Anni 20 e 30.
GRANDE EVENTO - Ma forse l’aspetto più rilevante della Mille Miglia non sta nella componente agonistica, quanto nel suo stesso svolgimento, nella sua atmosfera inimitabile. Non è un caso che la partecipazione sia sempre enorme. Quest’anno hanno preso il via 435 vetture, con parecchie centinaia di aspiranti partecipanti rimasti fuori. Solo 18 sono state le auto costrette al ritiro.
GLOBALIZZAZIONE “STORICA” - E la partecipazione alla Mille Miglia 2014 è stata, come sempre, quanto di più internazionale si possa immaginare, a testimonianza del grande fascino della prova. 35 le nazionalità degli aspiranti concorrenti che hanno inviato la domanda di iscrizione. Tra questi anche equipaggi di Cina, Emirati Arabi, Isola i Man, Israele, Kuwait, Nuova Zelanda, Sud Africa e Thailandia.
MOTORI & MONDANITÀ - Il parco partenti era costituito dagli specialisti italiani della regolarità, come Cané, Vesco e lo stesso vincitore Mozzi, già primo nel 2011, ma anche dai “regolaristi” di mezzo mondo, oltre che da non pochi personaggi del mondo dei motori o dello spettacolo. Tra questi ultimi è stato molto festeggiato il comico-conduttore americano Jay Leno, che oltre a essere una star della TV è un competente collezionista di auto storiche.