VENDITE IN CALO - Le auto scoperte di dimensioni compatte sono una “specie” in via di estinzione, con vendite in contrazione in quasi tutti i principali mercati al mondo. Fra queste c’è la Mini Cabrio (nelle foto): lanciata nel 2005, sulla base della Mini di seconda generazione (la R50), è stata proposta anche in quelle successive, sempre con il tettuccio ripiegabile in tela. La produzione avviene a Born, nei Paesi Bassi, per opera della VDL Nedcar e non nella fabbrica di Oxford come le altre Mini.
KAPUT - Ma i tempi e i gusti cambiano e le vendite della Mini Cabrio sono in continuo calo, tanto da ridursi del 14% fra il 2016 e il 2019: in questi tre anni ne sono state consegnate solo 30.426 in tutto il mondo. Ecco perché la casa inglese, parte del gruppo BMW, avrebbe deciso che la prossima generazione della Mini non avrà una versione scoperta. Lo riferiscono alcuni organi di stampa britannici sulla base di informazioni provenienti dall’interno del costruttore.
AL SUO POSTO DUE CROSSOVER - La Mini Cabrio dovrebbe restare in produzione fino a febbraio 2024, stando alle indiscrezioni, quando terminerà anche il ciclo di vita dell’attuale generazione della Mini, il cui debutto è avvenuto nel 2015. Dunque non ci sarà una sostituta diretta, ma la casa inglese starebbe già pensando a nuovi modelli che meglio possano intercettare i mutati gusti del pubblico: secondo le indiscrezioni, la Mini starebbe pensando a due inediti crossover, uno di questi dotato di motore elettrico.