NUOVA BASE - Cambia però lo stile, disegnato in funzione della nuova base meccanica: i 10 centimetri guadagnati in lunghezza si riflettono nelle misure interne e nella capacità del vano bagagli. Queste sono le principali novità introdotte sulla Mini Cabriolet di terza generazione, modello atteso durante il salone di Tokyo (29 ottobre-8 novembre) e di complemento ad una gamma già piuttosto ricca: l’utilitaria inglese è disponibile ad oggi nelle versioni tre porte, cinque porte e station wagon Clubman. Tutte adoperano l’ossatura denominata UKL, destinata anche alle BMW più compatte, che determina una rivisitazione delle principali misure: la Cabriolet è ora più lunga di 9,8 cm (raggiunge i 382 cm), la larghezza cresce di 4,4 mm ed il passo aumenta di 2,8 cm, mentre le carreggiate anteriori e posteriori guadagnano rispettivamente 4,2 cm e 4,4 cm.
PIÙ CENTIMETRI - Ne deriva una maggiore capacità interna: i quattro posti della nuova Mini Cabriolet sono ora più confortevoli, secondo la casa, aumenta di 3,6 cm lo spazio a disposizione per le ginocchia ed il vano bagagli ospita un massimo di 215 litri, misura superiore del 25% rispetto al valore della precedente generazione. La capacità del baule scende a 160 litri quando la capote è ripiegata. Il divanetto posteriore è frazionabile nello schema 50:50. La Mini Cabriolet introduce poi un’utile funzione per massimizzare la capacità del vano bagagli: si chiama Easy Load e prevede due maniglie, tramite le quali posizionare ancor più verso l’altro il telaio della capote. Questa è in tessuto, viene messa in funzione da un sistema automatizzato (novità assoluta per il modello) e può ritrarsi di 40 cm quando in posizione, così da ricavare una sorta di tetto apribile. Il meccanismo di apertura/chiusura opera fino alla velocità di 30 km/h ed impiega 18 secondi per svolgere l’intera azione. Optional può essere ordinata una capote specifica, denominata Mini Yours, che permette ad esempio di replicare i contorni della bandiera Union Jack. Sulla Cabrio debuttano la vernice Caribbean Aqua ed i rivestimenti in pelle Malt Brown.
I MOTORI - La nuova Mini Cabriolet verrà lanciata inizialmente con tre motori. La Cooper adotta il benzina tre cilindri da 1.5 litri, turbo, capace di 136 CV e 220 Nm. Accelera da 0 a 100 km/h in 8,8 secondi, raggiunge la velocità massima di 208 km/h e consuma, secondo la casa, fra i 19,6 ed i 20,4 km/l, valori influenzati dalla gommatura: di serie vengono offerti cerchi da 15 pollici, ma in opzione è possibile arrivare fino alla misura da 18. La Cooper D impiega anch’essa un tre cilindri da 1.5 litri, alimentato però a gasolio ed accreditato di 116 CV e 270 Nm. I consumi ovviamente ne traggono vantaggio (fra 25 e 26,3 km/l di media dichiarati), ma le prestazioni risultano inferiori: la Mini dichiara uno spunto sullo 0-100 km/h in 9,9 secondi ed una velocità massima pari a 195 km/h. Dei consumi si preoccuperanno meno gli acquirenti della Cooper S: il suo 2.0 turbo eroga 192 CV e fornisce allo stesso tempo 280 Nm (che salgono a 300 nelle riprese più convinte), assicura uno 0-100 km/h in 7,2 secondi e porta l’auto fino alla velocità di 230 km/h. Il quattro cilindri ha bisogno però di almeno 16,6 km/l. Tutte montano di serie un cambio manuale a 6 rapporti, ma in opzione si può ordinare il sei marce automatico Steptronic. Fra i suoi plus c’è la modalità Launch Control, che gestisce lo spunto da fermo e non fa perdere trazione.