PENSATA PER DIVERTIRE - La seconda generazione della Mini Countryman, che verrà presentata fra pochissimo e arriverà nelle concessionarie a inizio 2017, avrà in listino da subito una versione ibrida plug-in. La notizia ipotizzata nei mesi scorsi è ora ufficiale e accompagnata dalle dichiarazioni dei responsabili del marchio inglese. Secondo il vice presidente Mini Sebastian Mackensen la nuova versione “convincerà i clienti Mini dei vantaggi della trazione ibrida e li impressionerà per la sensazione piacevole di guidare un go-kart”. Un aspetto, quello del divertimento di guida, che è stato prioritario nello sviluppo della Countryman ibrida.
SISTEMA BMW XE - La nuova versione ibrida della Mini Countryman (nelle foto ancora parzialmente camuffata) si basa sul pianale UKL utilizzato per la BMW Serie 2 Active Tourer, modello dal quale dovrebbe ereditare pure il sistema ibrido. Sotto il cofano, dunque, dovrebbe trovare posto l’unità a benzina Twin Power Turbo 3 cilindri di 1,5 litri che agisce sull’asse anteriore, mentre il motore elettrico aziona le ruote posteriori. La potenza complessiva dovrebbe allinearsi ai 224 CV della Serie 2, mentre è possibile che cambi la gestione della potenza tra i due propulsori. Per la Mini, come accennato, si dovrebbero privilegiare le qualità dinamiche con la trazione elettrica attivata anche per incrementare le doti di tenuta di strada grazie all’abbinamento con i sistemi elettronici di controllo della trazione e della stabilità. Di fatto, la trazione ibrida viene sfruttata per migliorare l’aderenza azionando il motore elettrico quando necessario per correggere le traiettorie in curva.
TRE MODALITA’ AGGIUNTIVE - Sotto l’aspetto estetico la Mini Countryman ibrida non si discosta dallo stile delle sorelle a benzina e a gasolio. All’esterno l’unico segno di riconoscimento è la presenza sulla fiancata sinistra dello sportellino che nasconde la presa per la ricarica delle batterie. Nell’abitacolo le novità riguardano il pulsante di avvio di colore giallo anziché rosso e la sostituzione del contagiri con un misuratore della potenza erogata. Viceversa, sono “invisibili” le batterie collocate sotto il sedile posteriore. A cambiare è pure il “sound” all’accensione, assente sulla ibrida poiché l’avvio avviene sempre in modalità elettrica con il 3 cilindri che entra in azione soltanto quando è richiesta maggiore potenza o il livello delle batterie scende sotto una soglia prestabilita. Tra le modalità di guida aggiuntive rispetto alle sorelle tradizionali ci sono quelle per muoversi con la sola spinta elettrica, l’Auto eDrive con velocità limitata a 80 km/h e la Max eDrive che consente di raggiungere i 125 km/h. Altra opzione supplementare è Save Battery che consente di viaggiare con il motore a benzina addetto anche all’eventuale ricarica delle batterie. Una modalità comoda per preservare l’energia degli accumulatori per utilizzi successivi come, ad esempio, quando si arriva in città e si desidera raggiungere il centro a emissioni zero.