UN NOME D’EPOCA - Per gli amanti della Mini classica, quella di oltre mezzo secolo fa, simbolo degli Anni 60, la Mini Moke è una sorta di mascotte. Magari peserà il peso dei bei ricordi balneari che le sono legati, ma fatto sta che viene ricordata con tanta simpatia e apprezzamento per l’adattabilità e la praticità che regalava. Un’idea di auto che poi ha avuto qualche vaga parentela in altri modelli, ma che comunque ha saputo mantenere una sorta di tipicità esclusiva.
RITORNO IN SPIAGGIA - C’è riuscita tanto sino ad arrivare che una nuova proposta di Moke è di nuovo di attualità. Sono passati oltre vent’anni da che la produzione della Moke è cessata (52 dalla sua presentazione) e l’idea continua a dimostrarsi vitale, visto che nei giorni scorsi è stata annunciata la produzione di una nuova generazione di Moke. Protagonista del rilancio non è la Mini, ma la Moke International - che si trova a Hong Kong - che ha trovato il supporto tecnico e industriale della Sicar Engineering e della cinese Chery Motors, le quali hanno consentito alla Mike International di rimettere in moto la produzione.
DOVE C’È VACANZA - La nuova Moke era stata svelata all’inizio del 2014 al salone di Bangkok e già negli scorsi mesi alcuni suoi esemplari si sono fatti notare sulle spiagge trendy dei Caraibi, in Australia, alle Isole Mauritius, alle Seychelles e in Thailandia.
STESSA STRUTTURA - Il modello di oggi ripropone lo stesso tipo di autotelaio della Mini Moke originaria (con longheroni scatolati che in pratica costituiscono anche la carrozzeria, e la struttura tubolare di protezione a vista). Sotto il cofano c’è un 4 cilindri a benzina di un litro della Chery, capace di erogare 50 CV. IL cambio è a 5 marce, con optional dell’automatico.