ASSENZE CLAMOROSE - Il 29 settembre si apriranno i battenti del biennale Mondial de l’Automobile di Parigi, senz’altro uno dei più importanti Saloni dell’auto al mondo. Normalmente in passato si diceva “saranno presenti tutti i costruttori”, invece quest’anno ci saranno delle assenze, e anche importanti. La più rilevante è quella della Ford e comunque non sono rilevanti anche quelle della Volvo e della Mazda, per non dire delle decisioni di alcune altre case che denotano una perdita di appeal da parte della rassegna della capitale francese e più in generale dei Saloni.
CONVEGNI INVECE DI SALONI - Per esempio, a quanto si dice, a Parigi non ci saranno i top manager della BMW, perché tutti impegnati in un consiglio di amministrazione per discutere e mettere a fuoco le prossime strategie di fondo, in special modo sull’auto elettrica e le moderne tecnologie. Da parte della Volkswagen, complice anche la situazione creatasi in seguito al Dieselgate, si sa che è stato un po’ ridotto l’impegno economico, limitando la grandeur delle iniziative: cancellata, per esempio, la Group Night il consueto “mega-evento” di assaggio delle novità che si teneva la sera prima della fiera.
STAND MILIONARI - Ormai partecipare ai Saloni costa molto denaro. Per esempio, l'Audi al Salone di Francoforte 2011 ha speso oltre 10 milioni di euro per un grandioso padiglione con una spettacolare pista interna. E, in generale, le presenze dei grandi costruttori costano sempre molti soldi, per la disponibilità dello spazio, per l’allestimento della struttura e anche per l’ingaggio di spettacoli e personaggi che devono fare da richiamo.
SOLDI ALTROVE - Si sta facendo strada tra le case automobilistiche l'idea che questo costoso modo di raggiungere il pubblico non sia il migliore e le risorse vengono dirottate verso tipi di marketing più diretto a raggiungere il singolo cliente, preferibilmente attraverso internet o i social network. “La Ford sta scegliendo un approccio diverso in Francia”, ha detto un rappresentante della casa all'agenzia Bloomberg, “invitando i potenziali clienti a provare le nostre auto in giornate dedicate”. Anche la Rolls-Royce ha investito in eventi ai quali ha invitato i potenziali clienti. E, grazie al fatto che l'auto divetterà sempre più un oggetto iper tecnologico e connesso, parte dei budget promozionali sono rivolti a nuovi eventi dedicati alle tecnologie avanzate come il CES di Las Vegas.
VISITATORI IN CRESCITA - Evidentemente questa non è un'opinione condivisa da tutti e i Saloni dell'auto restano ancora di grande attrattiva per il pubblico. L’edizione scorsa del Mondial de l'Automobile, nel 2014, totalizzò oltre 1,25 milioni di visitatori, quello di Francoforte 2015 ha visto salire il numero di biglietti venduti e quello di Detroit 2016 è stato visitato da 815.000 persone, il numero più alto dal 2003. Inoltre chi va ai Saloni ha la possibilità unica di confrontare in anteprima e toccare con mano diversi modelli concorrenti ai quali è interessato. Per non parlare della “qualità” dei visitatori: si tratta quasi sempre di appassionati dell'automobile capaci di farsi opinioni sulle vetture che poi condividono con amici e parenti influenzando le loro scelte.