ALLARME ROSSO - Nuova ondata di piste ciclabili in Italia: tutto lecito, grazie ai vari decreti che si susseguono e che consentono ai comuni di avere ampio margine di potere in materia di micromobilità urbana. A trainare il boom dei monopattini di proprietà (un milione circa) e a noleggio (decine di migliaia) è Milano. L’obiettivo del sindaco Sala e dei comuni è migliorare la sicurezza stradale degli utenti deboli: chi va in bici o sui monopattini elettrici. Ma c’è un ma. Ormai gli incidenti che coinvolgono i monopattini elettrici non si contano più, in tutto il Paese. All’ombra della Madonnina, solo negli ultimi due giorni, un incidente gravissimo (monopattinista in coma) e un altro in cui un 27enne straniero ha riportato un trauma cranico. Tanto che lo stesso Sala adesso frena: ha appena annunciato che, per ora, il numero di tavolette a noleggio (6000) non cresce. E che una dozzina di steward delle società di noleggio monitoreranno i comportamenti illeciti dei monopattinisti.
VIDEO-DENUNCIA - Il fatto è che adesso il problema è di difficile soluzione, come dimostra il nostro test a Milano (guarda il video qui sotto): dietro le buone intenzioni dei sindaci e degli assessori ai Trasporti, si nascondono guai seri. Anzitutto, le nuove piste ciclabili non sono per nulla protette: d’improvviso, presentano criticità pesanti. In generale, lo spazio nelle carreggiate è esiguo: questo non consente una pacifica convivenza fra i vari veicoli. In più, si moltiplicano le infrazioni da parte di tutti gli utenti. Non ultimo, mancano i controlli da parte di vigili in carne e ossa nelle zone più delicate.