È STATO UN DIPENDENTE - La mania di complottismo non è un male solo italiano. Elon Musk, Ceo della Tesla (nella foto), la casa californiana specializzata in auto elettriche, ha inviato una mail a tutti i dipendenti affermando di “essere venuto a conoscenza, con costernazione, dell’esistenza di un dipendente che ha compiuto un esteso e dannoso sabotaggio alle nostre operazioni. Ciò include cambi di codici nel sistema operativo Tesla Manufacturing Operating, utilizzando false username e trasmettendo una larga quantità di dati altamente sensibili della Tesla a una terza parte sconosciuta”. La notizia è stata diffusa dalla rete televisiva CNBC che ha affermato di avere trovato conferma dal personale dell’azienda. Proprio nella fabbrica di Freemont la Tesla sta cercando di risolvere vari problemi per portare a regime la produzione della Tesla Model 3 e soddisfare le centinaia di migliaia di prenotazioni ricevute.
IPOTESI DI COMPLETTO - A proposito di questa persona Musk ha poi scritto che “la sua motivazione è che voleva una promozione che non ha avuto”. Il Ceo ha poi proseguito ponendo il tema del “cui prodest?”, lanciando una serie di ipotesi a tutto campo: “C’è una lunga lista di organizzazioni che vogliono che la Tesla muoia. Tra questi ci sono coloro che si muove a Wall Street con operazioni a breve termine, i quali hanno già perduto miliardi di dollari e stanno per perdere molto di più. Poi ci sono le compagnie petrolifere e del gas, le industrie più ricche del mondo, che non amano l'idea che Tesla progredisca nel campo dell'energia solare e delle auto elettriche. Poi ci sono le molte case automobilistiche che producono vetture a benzina e a gasolio. Se sono così disposte a imbrogliare così tanto sulle emissioni, forse sono disposti a imbrogliare in altri modi?". La notizia è stata diffusa dalla rete televisiva CNBC che ha affermato di avere trovato conferma all’interno del personale dell’azienda.