NAVETTA GRATUITA - Il futuro diventa realtà e non poteva che accadere in una città dove le stranezze non mancano. Dei curiosi veicoli autonomi, i primi in servizio su strade aperte al pubblico americano, fanno infatti il loro debutto in questi giorni a Las Vegas. Non si tratta di berline o Suv ma bensì di piccoli autobus costruiti dalla società francese Navya. Lo shuttle Navya opererà come navetta senza conducente su un tragitto di poco meno di un chilometro che prevede 3 fermate nel quartiere Fremont East, lontano dalle luci di Las Vegas Boulevard ma il quartiere ideale per far debuttare questo veicolo del futuro. Sebbene alcuni veicoli autonomi siano già in uso negli Stati Uniti soprattutto all’interno campus universitari o aziendali privati, il Navya shuttle è il primo veicolo ad entrare in servizio su strade aperte al traffico.
SENZA VOLANTE - Per i primi mesi di servizio è prevista la presenza di un tecnico a bordo per ragioni di sicurezza ma, al contrario dei veicoli Waymo che hanno fatto notizia in questi giorni (qui per saperne di più), la navetta Navya è letteralmente sprovvista di volante. A disposizione del tecnico ci sarà infatti solo un pulsante di arresto per le emergenze. La compagnia Keolis, che offrirà il servizio gratuitamente agli abitanti e turisti di Las Vegas, ha reso noto che ognuno di questi particolari mezzi di trasporto compirà il tragitto ad una media di 24 km/h per circa 8 ore prima di dover sostare per effettuare la ricarica (la navetta viaggia grazie a motori elettrici e sarebbe in realtà in grado di raggiungere la velocità massima di 45 km/h). Lo shuttle Navya può accomodare fino a 15 passeggeri ma nel servizio offerto a Las Vegas saranno disponibili solo 8 posti con cinture di sicurezza.
ESORDIO CON IL BOTTO - La navetta a guida autonoma Navya non ha però avuto il più grande dei debutti. Durante le prime ore di servizio nella giornata di mercoledì 8 novembre lo shuttle è stato infatti coinvolto in un piccolo incidente. Il tamponamento con un mezzo pesante non ha lasciato particolari danni al veicolo senza conducente che, dicono i responsabili del progetto, si è comportato impeccabilmente arrestando la sua marcia, mentre il conducente “umano” dell’altro mezzo non ha avuto lo stesso comportamento “perfetto” colpendo la navetta. Battute a parte si comprende come gli automobilisti si possano trovare in difficoltà nell’approcciare veicoli a guida autonoma, mancando la consueta interazione umana soprattutto durante manovre di inversione o parcheggio in strade strette (pare che sia stato quest’ultimo scenario a provocare l’incidente). Fortunatamente nessun ferito con il solo servizio navetta sospeso per il resto della giornata.