SCARSA DIFFUSIONE - L'Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio (OPEC) stima una diffusione molto limitata delle auto elettriche o ad idrogeno, destinate ad assorbire il 6% del mercato automobilistico mondiale entro il 2040. Il 94% continuerà ad utilizzare combustibili derivati da petrolio. La previsione è contenuta nel World Oil Outlook, pubblicato dall’OPEC nel dicembre 2015, documento utile all’Organizzazione per tracciare un bilancio delle sue attività ed esprimere alcune riflessioni sul futuro del petrolio, dalla cui distillazione si ottengono la maggior parte dei carburanti oggi disponibili per le nostre vetture. Il ruolo dell’OPEC consiste nel gestire le politiche petrolifere dei suoi 13 membri, fissando il prezzo del petrolio sul mercato mondiale ed evitando fluttuazioni. I 13 paesi membri - fra i quali, ad esempio, l’Arabia Saudita, l’Iran ed il Venezuela - controllano il 73% delle riserve mondiali conosciute di oro nero.
PROBLEMA DI INNOVAZIONE - Nel documento si legge che “entro il 2040, solo il 6% delle automobili passeggeri ed il 5,3% dei veicoli commerciali userà carburanti non di provenienza fossile”. L’OPEC ammette che i veicoli elettrici diventeranno più economici ed efficienti, ma a suo giudizio resteranno comunque svantaggiati nel paragone con automobili a benzina che saranno anch’esse migliorate sotto il profilo tecnico. “Il costo di alcune
tecnologie, come ad esempio le batterie per auto elettriche, si abbasserà ulteriormente nei prossimi decenni: è possibile immaginare un calo del 30-50% - è scritto nel World Oil Outlook. Senza innovazioni radicali nel campo delle batterie, però, il concetto delle auto con pile ricaricabili potrebbe non guadagnare appeal sul mercato di massa: questo a causa dei numerosi inconvenienti e dei dubbi ancora nutriti dai consumatori”. L’OPEC vede un futuro solo nelle auto con motore alimentato a metano, ma anche in questo caso le previsioni di successo risultano piuttosto tiepide. Il metano è un idrocarburo, si estrae da giacimenti “dedicati” ed è una tecnologia ancora poco diffusa in ambito automobilistico. Queste conclusioni, evidentemente, non ripongono grande fiducia nei risultati degli
enormi investimenti oggi in atto per realizzare batterie di nuova generazione che possano aumentare drasticamente l'autonomia (qualcuno dice fino a 1600 km) e ridurre i tempi di ricarica (
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PIÙ AUTO NEL MONDO - La percentuale del 6% va inserita all’interno di una più ampia valutazione sulle automobili circolanti nel mondo: l’OPEC ritiene che il numero di vetture ogni 1000 abitanti crescerà in maniera significativa entro il 2040, fino ad attestarsi al valore di 240 vetture. Nel 2014 solo 142 persone ogni 1000 possedevano un’automobile. Il valore aumenterà fino al 144 del 2015, al 177 del 2025 ed al 218 del 2035, attestandosi a 240 solo cinque anni più tardi. Il balzo più evidente si registrerà in Asia: la Cina passerà dalle 82 auto ogni 1000 abitanti nel 2014 alle 365 del 2040, mentre l’India aumenterà dalle 15 alle 129. In Europa il valore è destinato ad aumentare dal 452 al 482, mentre nelle Americhe vi saranno 614 auto ogni 1000 abitanti (nel 2014 erano 557).
PETROLIO IN FLESSIONE - Nel World Oil Outlook si affronta ovviamente anche il problema legato alla bassissima valutazione del petrolio, che ha raggiunto lunedì 21 dicembre il prezzo più basso dal 2004: l’indice del Brent, scelto per misurare il prezzo dell’oro nero, si è attestato a 36,4 dollari al barile. Il Brent raggiunse il suo massimo nel giugno 2014 (115 dollari al barile). Questa situazione è legata essenzialmente ad un surplus nell’offerta di petrolio, su cui incidono numerosi fattori: il minor consumo a livello mondiale, la sovrapproduzione di Arabia Saudita e Russia ed il fatto che gli Stati Uniti abbiano deciso di esportarlo, ribaltando pochi giorni fa un divieto imposto nel 1975. Il prezzo di benzina e gasolio subisce poche variazioni a causa dell’elevatissima tassazione applicata dallo Stato italiano: sulla benzina, ad oggi, si pagano 88,35 centesimi di euro al litro fra accise, tasse e IVA.