ANNUNCIO AUTOREVOLE - David Strickland direttore della National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA, l'ente statale che si occupa della sicurezza stradale), nel corso di un’audizione di fronte al Congresso ha annunciato che il suo ente sta per lanciare una importante iniziativa in materia di sistemi di sicurezza che prevedono l’intervento automatico dell’impianto frenante in caso di rischio collisione.
ITER DA PRECISARE - L’audizione davanti ai parlamentari aveva appunto come tema lo stato dell’arte in materia di dispositivi di sicurezza, e in questo contesto è venuto l’annuncio di Strickland. Nell’occasione non ci sono state precisazioni sul tipo di iniziativa, ma è apparso inevitabile interpretare le parole del direttore dell’NHTSA come l’annuncio di un imminente varo dell’obbligo di questo tipo di dispositivi.
DISPONIBILE PER POCHI - A oggi, solo poche case propongono tali sistemi, che utilizzando radar e telecamere tengono sotto controllo la strada, rilevando gli altri veicoli e i pedoni, allertando il conducente nel caso i dati raccolti facciano prevedere un incidente, e segnale di allerta non viene seguito da un’azione conseguente di chi è al volante, lo stesso dispositivo provvede a frenare.
VANTAGGI ASSICURATIVI - Tra l’altro, in parecchi Paesi le compagnie di assicurazione praticano
corposi sconti sulle polizze auto di quei veicoli che sono muniti della frenata automatica. Negli Usa, per esempio, è stato rilevato che per le
Volvo S60 e XC60 sono applicate tariffe inferiori del 15-16%.
OBBLIGATORIO O “CONSIGLIATO”? - A margine dell’incontro con i congressisti, Strickland ha detto ai giornalisti che un’ipotesi è quella di adottare in tempi brevi un provvedimento del tipo di quello che nel 2011 fu varato per rendere obbligatorio l’ESP. Altra via potrebbe essere quello di emettere una “raccomandazione” alle case costruttrici affinché rendano disponibile il dispositivo su tutte le auto di nuova immatricolazione.