SPAZIO AGLI UOMINI - La produzione automobilistica del 21° secolo è in gran parte fondata sull’automazione. Sofisticati robot di ogni genere hanno pian piano sostituito gli uomini nei lavori più complessi: verniciano, saldano, spostano, facilitando qualsiasi compito. Comodo, ma sicuramente poco “poetico”. Ci sono però alcune realtà dove è ancora la mano degli operai a fare la differenza: è il caso del motore biturbo siglato VR38 della sportivissima
Nissan GT-R (nelle foto) assemblato nella fabbrica giapponese di Yokohama dove sono stati prodotti oltre 35 milioni di motori in quasi 80 anni di storia Nissan.
LA FIRMA COME SIGILLO - Il 3.8 V6 bi-turbo da 545 CV della Nissan GT-R richiede l’assemblaggio di 374 parti. Un’operazione fatta rigorosamente a mano dai cosiddetti “takumi”, maestri artigiani dall’altissimo livello di competenza. Nella fabbrica di Yokohama sono solo in quattro a fregiarsi di questo “titolo”, gli unici addetti a giudicare la qualità delle componenti, la loro precisione e il loro montaggio (video qui sotto). Un lavoro che necessita di circa 6 ore, completato con l’apposizione sul blocco motore della firma del takumi.