LE MISURE - Giovedì 17 dicembre è stato depositato in Commissione Bilancio al Senato un emendamento alla legge di bilancio a firma di due esponenti della maggioranza di Governo, Gianmario dell’Oglio (Movimento 5 Stelle) e Paolo Tosato (Lega), che riformulerebbe i correttivi originariamente introdotti dai pentastellati che miravano ad una maggior liberalizzazione del servizio di trasporto con conducente. A quanto si è appreso da fonti giornalistiche, l’emendamento andrebbe a penalizzare ulteriormente i titolari di attività di noleggio con conducente prevedendo che la sede del vettore e almeno una rimessa debbano essere situate nel territorio del comune che ha rilasciato la licenza; la disposizione di ulteriori rimesse nel territorio di altri comuni o aree metropolitane sarebbe concessa solo a seguito di una comunicazione agli enti di riferimento, fatti salvi diversi accordi eventualmente raggiunti in conferenza unificata entro il 31 gennaio 2019. Inoltre, sarebbe previsto che la prenotazione di ogni servizio di noleggio con conducente si potrà effettuare anche con l’ausilio di piattaforme digitali e strumenti tecnologici; gli Ncc sarebbero però obbligati a fare ritorno in rimessa (nel comune in cui è stata rilasciata la licenza) alla fine di ogni servizio; quest’obbligo verrebbe meno solo nel caso in cui avessero registrato più prenotazioni nell’apposito foglio di servizio elettronico, anch’esso previsto dall’emendamento. Tuttavia, sarebbe previsto anche l’ampliamento del raggio territoriale di operatività del servizio di noleggio con conducente: gli autisti potranno offrire i propri servizi in tutta la provincia e la città metropolitana in cui ricade il comune che ha rilasciato la licenza. Le modifiche introdurrebbero anche il blocco delle licenze ( che includerebbe anche i taxi).
LE PROTESTE DEGLI NCC - Tensioni e disordini ieri a Roma per via della manifestazione organizzata dagli Ncc in segno di protesta nei confronti del Governo. Sempre secondo fonti giornalistiche, circa 200 autisti hanno bloccato Corso Risorgimento e hanno dato fuoco ad alcune bandiere del Movimento 5 Stelle. Un gruppo di manifestanti avrebbe minacciato un tassista, danneggiandogli l’auto di servizio; un agente di Polizia Locale sarebbe stato accerchiato, ma immediatamente tratto in salvo dalle forze dell’ordine. Una delegazione di autisti avrebbe fatto ingresso a Palazzo Madama, per poter esprimere le proprie ragione e cercare di addivenire ad una soluzione condivisa.