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Novità in arrivo dal gruppo Psa

24 ottobre 2012

È in corso a Parigi una di top manager europei del gruppo Psa Peugeot-Citroën. Sul tappeto i programmi di ampliamento e consolidamento dell’accordo-alleanza con la General Motors e l’intervento pubblico per raddrizzare la situazione finanziaria delle attività bancarie del gruppo. Attesa anche la pubblicazione dei risultati del terzo trimestre.

RIUNIONE IN CORSO - Alle 8 di questa mattina, nella sede parigina del gruppo Psa Peugeot-Citroën (nella foto), si è riunito un comitato di lavoro al massimo livello europeo del gruppo. Dalla riunione si attendono almeno tre notizie di grande rilievo: anzitutto  la comunicazione del fatturato realizzato nel terzo trimestre; quindi le reali modalità di intervento dello Stato francese per salvare le attività bancarie del gruppo, per il quale è stata annunciata la messa a disposizione di una garanzia dello Stato per un prossimo prestito pubblico dell’importo previsto tra 5 e 7 miliardi di euro; ma soprattutto sono attesi maggiori dettagli sui programmi di sviluppo dell’accordo-alleanza con la General Motors. 

QUATTRO PROGETTI INDUSTRIALI - In merito a quest’ultimo tema, uno stringato comunicato del gruppo Psa diffuso questa mattina poco prima dell’inizio della riunione ha confermato quanto anticipato tre giorni fa, e cioè l’individuazione di quattro progetti industriali da sviluppare in comune da Psa e GM. In particolare la nascita di una nuova entità condivisa incaricata della gestione degli acquisti (qui la news). Entro l’anno dovranno essere definiti i programmi dettagliati di questi progetti. L’obiettivo è di condividere due miliardi di euro di sinergie ogni anno, per un periodo di cinque anni.

GARANZIE PUBBLICHE - Per quanto riguarda invece la garanzia dello Stato per il prestito pubblico volto a raccogliere tra cinque e sette miliardi di euro per salvare le strutture bancarie del gruppo Psa (che lavorano principalmente nel finanziare i concessionari per l’acquisto dei loro stock di vetture e i clienti finali che acquistano l’auto a rate) pare che il governo di Parigi ha concesso la garanzia a condizione che il gruppo faccia entrare un rappresentante dei lavoratori nel suo organismo di sorveglianza, oggi composto dai membri della famiglia Peugeot e da azionisti indipendenti.



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Ritratto di Tecnofolle88
24 ottobre 2012 - 12:01
Appena usciti i trimestrali Psa: crollo dei ricavi del 3,9%,il titolo sta perdendo in borsa il 7,48%; stamattina un'azione Peugeot quota 5,38 euro ai minimi dal 1986.Inoltre riviste al ribasso le vendite in Europa dal 8% al 9%...praticamente gli investimenti(troppi)fatti in piena crisi non li sta ripagando il mercato,ma lo dovrà fare il contribuente francese!Complimenti alla strategia aziendale di Psa.
Ritratto di LucaPozzo
24 ottobre 2012 - 12:11
La cosa più sconvolgente è la richiesta di avere nell'organismo di sorveglianza un rappresentante dei lavoratori. A parte che sarebbe più corretto avere una rappresentanza di cittadini, visto che appunto i soldi li stan mettendo loro. Ma poi l'unica richiesta seria da fare in questo momento sarebbe la testa di Varin. Quando han dovuto salvare Valeo non ci han pensato molto a far fuori Thierry Morin, non si capisce perchè non facciano altrettanto con il CEO di PSA.
Ritratto di yeu
24 ottobre 2012 - 17:56
A questa strategia si aggiunge anche quella Opel, che è la stessa. Se ci saranno dei benefici dall'accordo, li avranno in futuro e non nel breve periodo. Ovviamente il governo francese è l'unico che sta prendendo la crisi dalla reale causa e cioè dall'inaccettabile fatto che chi produce nei paesi più ricchi è più esposto, non a caso adesso è sul piede di guerra contro Hyundai/Kia e qualche mese fa, lo era anche con i paesi dell'unione che godono del mercato unico senza adeguarsi ai costi dei paesi ricchi con la conseguente perdita di lavoro e aziende. Non bisogna criticare chi cerca con tutte le proprie forze di tenersi le proprie aziende, ma bisogna criticare i motivi per cui ci si arriva a farlo.
Ritratto di TurboCobra11
24 ottobre 2012 - 12:36
è strano, di solito si annunciano alle 18 del venerdi. Comunque non capisco perchè la Gm si è invischiata, autolesionismo solito, non c'è altra spiegazione. Giusta la richiesta del governo di introdurre un rappresentante dei lavoratori, e di conseguenza anche del popolo, per far si che non si tagli personale a gogo per far presto, ma per far si che si possa trovare un accordo più giusto per tutti e non con sacrifici solo da una parte come al solito. Per il contribuente Francese, come dite voi, io mi preoccupo per noi, visto che la Cassa integrazione per tutti gli stabilimenti Fiat non la paga ne topo gigio ne pinco pallino, mentre li lo stato presta i soldi, ovvero ritorneranno con gli interessi, non regala. ...Saluti
Ritratto di LucaPozzo
24 ottobre 2012 - 13:07
Il fatto che sia lo stato a prestarli non mi tranquillizzerebbe molto se fossi un contribuente francese. Anche VW l'anno scorso ha preso soldi in prestito pagando degli interessi: l'1%..... Perchè lo stato francese dovrebbe essere da meno? Per la cassa invece so che è pagata in primis con il contributo di tutti i lavoratori, compresi i dipendenti Fiat. Non sono soldi "regalati" ai lavoratori. Quando ero nel gruppo per fortuna non sono mai andato in cassa, ma pagavo con il mio lavoro anche la cassa di altre aziende (e sia ben chiaro, mi faceva piacere farlo quando sapevo che pagavo una cassa integrazione sensata)
Ritratto di TurboCobra11
24 ottobre 2012 - 15:05
Come fa ad essere pagata da chi la prende, visto che in Fiat chi lavora lavora poco, Pomigliano una parte per la Panda, la Giulietta e il resto è lavoro o 0 o quasi zero, quindi... Poi per l'anno prossimo come da incontro M-M la dovrebbe pagare lo stato, percui.... Per il fatto di soldi regalati ai lavoratori mai detto, sono regalati a fiat, che così facendo se ne sta tranquilla senza fare investimenti, tanto paga pantalone. Infatti se fare troppi investimenti non si viene ripagati, alcuni investimenti invece si, come l'erede della 159, il suv a Mirafiori ecc, mercati che tirano e vendono se sai fare un prodotto decente, e già è più difficile. Come Dimostrano il segmento premium che vende(bmw, audi mercedes, dove dovrebbe essere alfa) e il settore BSuv e CSuv, dove dovevano esserci i suv jeep e 500X e Jeep e Alfa, percui se magari Peugeout ha investito troppo, ma il problema è un altro, ovvero che è troppo legata all'europa, la Fiat non ha investito nulla, senza tirar fuori la Panda, unico mezzo investimento, visto che nel frattempo è andata in polonia la Ypsilon con chiusura di Termini. Percui è il contribuente italiano che si deve preoccupare, sicuramente più di quello Francese. Saluti
Ritratto di LucaPozzo
24 ottobre 2012 - 16:30
Veramente per il momento di cassa in deroga non si è ancora parlato, dunque è pagata dai lavoratori. Ovvio, non da quelli che in questo momento la percepiscono. Il punto è che oggi i dipendenti Fiat che sono in cassa vengono aiutati dagli altri lavoratori italiani, così come gli altri lavoratori italiani sono stati aiutati dai dipendenti Fiat prima che entrassero in cassa e dai dipendenti Fiat che oggi lavorano. Personalmente lo vedrei come un regalo all'azienda se i cassaintegrati lavorassero e venissero retribuiti dallo stato. Poi possiamo sostenere che la CI sia un istituto sbagliato e che sarebbe meglio fare come in altre nazioni: quando non c'è lavoro si chiude e basta. Personalmente non condivido, ma è l'unica alternativa se vogliamo affermare che si tratta di un regalo alle aziende. Sul fatto che i brand premium riescano a vendere concordo, ma sono appunto premium, dunque altro mercato. Che l'Alfa possa un domani entrare in questo mercato è possibile, oggi non è e non bastano i 17 miliardi di cassa disponibili per farla diventare premium domani. Ad ogni modo la Giulietta è fatta a Cassino, non a Pomigliano
Ritratto di TurboCobra11
27 ottobre 2012 - 16:44
Per la cassa in deroga, quella pagata dallo stato se ne è parlato nell'incontro M-M(marchionne e Monti) per il 2013 e successivi. Come saranno le cose non lo so, ma che se ne è parlato lo hanno detto tutti. Che siano altri a pagarla ai dipendenti Fiat è già più vero, infatti se i pochi che lavorano in fiat, ovvero una parte di quelli a Pomigliano, quelli della Giulietta a Cassino perchè Delta e Bravo non le vuole nessuno ormai, sopratutto l'ultima, dovessero pagarla a tutti quelli in cassa integrazione non avrebbero nulla di stipendio perchè andrebbe tutto per la cassa degli altri. Ed è regalata a Fiat che deliberatamente non investe nulla da lavoratori di imprese che invece tirano avanti. Infatti un conto è se l'impresa non può andare avanti, e giustamente non si possono buttare in mezzo alla strada la gente, ma un sussidio ci vuole, ma un altro conto è che Fiat potrebbe investire su certi prodotti ma è lei che non vuole. E una Giulia da opporre a serie 3 la si può fare, con rilancio in Usa di Alfa, ma si prende tempo e basta, e nel caso la faranno in Usa, stessa cosa per i B e C suv Fiat-Jeep-Alfa, che di mercato ne avrebbero e non poco, visto che tutti i modelli che escono in quel settore vendono a barcate, vedi evoque per Alfa, ma in generale Juke Qashqai Mokka che prima di arrivare in concessionaria ne hanno vendute in preordine 40.000, non bruscolini. Per la Giulietta a Cassino lo so, mi sono espresso male, scusi. Giulietta Bravo Delta a Cassino, Panda a Pomigliano, Punto a Melfi e Mito 2-3 giorni al mese a Mirafiori e basta, vista la fine di Idea e Musa. ...Saluti
Ritratto di LucaPozzo
30 ottobre 2012 - 20:14
Che lo abbiano detto tutti lo so, che sia stata effettivamente discussa non lo so, che l'uscente governo sia in grado di concederla ne dubito. Ad ogni modo a Cassino non vi sono lavoratori dedicati alla Giulietta: la linea è unica. Poi ovviamente sono in cassa come tutti gli altri lavoratori Fiat. Al conto aggiungerei anche quei circa 6.000 lavoratori degli EC che tutti si dimenticano, manco fossero figli di un dio minore. Ad ogni modo, il punto che volevo sottolineare è solo che non ha senso considerare gli ammortizzatori sociali validi, giusti e sacrosanti, tranne che per la principale azienda italiana. Possiamo dire che la CI è un istituto sbagliato per tutti, che è sempre un regalo, oppure accettarne la realtà. E' finanziata da lavoratori per aiutare altri lavoratori. Personalmente penso che sia meglio che non finire in mezzo ad una strada (non sono un liberista sfegatato). Sulla questione degli investimenti credo che le conclusioni siano già state tirate. C'è chi oggi vende, vende bene, tanto, con ottimi modelli. Poi si presenta in conferenza stampa e annuncia 8.000 licenziamenti e 3.000 milioni di perdite. Io, vivendo oggi nello stato che riceve più tasse dal gruppo Fiat, tendo a preferire l'attuale letargo e un target di 700 milioni di perdite (al netto degli utili delle divisioni non auto). Perchè so che il paese non potrebbe salvare l'azienda come la Francia sta facendo con PSA (a tal proposito mi sembra che Varin abbia seguito molto efficacemente il celebre adagio di Ricucci)
Ritratto di TurboCobra11
31 ottobre 2012 - 12:01
Non è che la cassa integrazione è sbagliata, forse va aggiornata, modificata in qualcosa, adesso non sto qui a discutere su questo, però il discorso che faccio io è che è giusta se l'impresa è in difficolta, il settore non tira in toto ecc, come sarebbe giusta in parte per la Fiat, però non è giusto il fatto che non si faccia nulla da parte di Fiat, infatti se in parte per certi modelli si deve aspettare, per altri dovrebbe investire subito non domani ma ieri, infatti come detto, se non vogliamo parlare della Giulia, almeno i Bsuv e CSuv, erano da fare, da fare il prima possibile, sono modelli che avrebbero vendita, ma la fiat, pensando che tanto c'è la cassa integrazione perde tempo, ma se li fanno fra 2 anni, tempo che arrivino in vendita, chi lo dice chi ci sia ancora la moda, come invece c'è ora, come dimostrano Qashaqai Mokka Juke Evoque ecc. E' li l'errore di Fiat, infatti se il mercato è in crisi, quel settore specifico è in boom o quasi, e la Fiat adesso doveva lanciare questi Suv, che avrebbero mercato sicuro, ed essendo su base modaiola 500 o a marchio alfa e jeep, avrebbero anche margini di guadagno perchè non modelli economici. Percui cassa integrazione in aiuto va bene, ma la Fiat se ne approfitta troppo, questo è il mio pensiero e non penso sia follia.. ...Saluti
Ritratto di LucaPozzo
31 ottobre 2012 - 20:37
Sulle vendite certo non vi sarebbero stati problemi. Ma, come vediamo in queste settimane, le vendite sono in realtà il problema minore. Sulle marginalità, non esistendo al momento alcun CE, possiamo fare ipotesi che valgono quanto l’interpretazione del volo degli uccelli. Ho i miei dubbi che siano così alte. Probabilmente se non vi fosse stato il vincolo della produzione in Italia le cose sarebbero andate un po’ più spedite. Vedi, di fondo nel tuo discorso c’è sempre il problema italiano di base: l’assunto che chi lavora nel settore è per definizione inadeguato e qualunque appassionato, in virtù del possesso di una patente e di una macchina, sarebbe naturalmente titolato a ricoprire il ruolo di AD. Ora, io vado verso i 10 anni di vita lavorativa nel settore e ti posso garantire che del settore non posso dire di capire una cippa. Per il semplice fatto che, per poterlo affermare, una persona seria deve lavorarci (inteso come lavorarci veramente, non “riparo macchine da quando avevo 16 anni”) almeno una quarantina d’anni. Mi limito in genere a guardare i numeri. In questi mesi ne ho letti 4 in particolare -3.000, -1.700, -1.200, -700. Visto che quello pronunciato durante la conf call di ieri, mi sento di poter dire che ad oggi la linea sia stata la meno folle; se non altro perché parto dalla convinzione che le aziende debbano creare valore, non produrre a prescindere dalla distruzione di valore che ciò comporta. E in chiusa: nessuno può realmente pensare di poter “approfittare” dell’esistenza della cassa integrazione. Non torna in tasca nulla all’azienda, anzi, sulle linee è comunque un problema a ripresa periodica di ciclo. Altrove si risolve in maniera più semplice, tutti a casa e via. Per me al limite quello è approfittarsene (soprattutto quando l’annuncio del licenziamento è strumentale all’ottenimento dei prestiti come nel caso PSA)
Ritratto di TurboCobra11
1 novembre 2012 - 00:39
Ho capito, tutto questo trafiletto per lasciar intendere che non capisco nulla di gestione aziendale. Sul fatto del non conta vendere se non ci si guadagna, non si crea valore, certo, ma se un modello vende bene, si arriva a raggiungere e passare il Break even point, e quindi creare valore e guadagno. Non conta vendere iù degli altri, ma su certi modelli, e ne sono convinto, si venderebbe più del punto di pareggio e anche di molto, se si creano buoni prodotti, infatti Classe A come berlina, Evoque, Mokka stanno facendo numeri, numeri che non sono, vendo più di te, ma vendo più del B.E.P. e se non sbaglio vendere e guadagnare è il compito di un azienda, ma magari sbaglio, d'altronde non so nulla di gestione aziendale. Il problema della Fiat non è sovrapproduzione, perchè se il gruppo vuole aumentare le vendite a 6 Mln di vetture entro alcuni anni queste vetture le devi produrre, percui quella parziale sovrapproduzione in europa la puoi risolvere con produttività e esportazioni, che con organizzazione, come poi sembra vogliano fare è fattibilissima. Io dico che il potenziale c'è, la voglia al contrario c'è poco da crederci visti gli annunci e smentite degli anni trascorsi. Comunque visto che non porta a conclusioni ma siamo di opinioni che non si incrociano le cammino, penso sia di poca utilità continuare a ribattere su gli stessi temi, a mio parere. ...Saluti
Ritratto di LucaPozzo
1 novembre 2012 - 11:17
Non conoscendo il tuo passato non intendo affermare che tu non sappia nulla di come funziona questo specifico mercato. È solo che non riesco a far passare l'approccio "son tutti fessi, la soluzione è semplice, eccola qui". Mi sa di commissario tecnico da Cynar. Al di lá delle opinioni, che effettivamente a volte son difficili da conciliare, provo a darti un dato che è utile a capire il mio scetticismo. Se è vero, in termini generali, la questione è unicamente la copertura dell'investimento, considera che per un investimento come quello della Panda in Italia non solo si è lontani dal pareggio, ma oggi molte unitá non ripagano il costo del venduto. Può piacerci o meno, ma questo è un fatto con cui bisogna convivere. Per cui capisco la cautela prima di investire ancora in Italia.
Ritratto di TurboCobra11
2 novembre 2012 - 09:24
Ok, però essendo un Forum, se non si parla dando le proprie opinioni AlVolante può chiudere... Comunque che ci siano opinioni come dici tu è vero, ma io non ho mai detto devono fare una gamma completa, ma fare qualcosa di azzeccato, come i BSuv o CSuv, ovvero che si vendono, in che senso, che si vendono davvero Bene, sono gli unici settori dove i volumi sono alti e in crescita. ...Saluti
Ritratto di Merigo
24 ottobre 2012 - 12:36
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Suoi quotidiani di oggi si legge che Ford chiude lo stabilimento belga di Genk con 4.500 lavoratori. Quando lo stillicidio sarà finito, forse qualcuno ascolterà Sergio Marchionne ed il Suo invito a pianificare chiusure programmate ed equlibrate tra Stati a livello europeo, per evitare salvataggi ad personam come con PSA, con più consentite in ambito UE. comunque chi si lamenta che FIAT non ha un listino pieno (ed ha ragione), è servito, con il perenne rischio default di PSA e Opel che hanno invece una gamma articolata (ora pure con la Cascada!) quanto invendibile per la crisi. Saluti.
Ritratto di Gino2010
24 ottobre 2012 - 15:31
fino a quando le case tedesche vanno bene,perchè serve il consenso di tutti i principali produttori che al momento non c'è.VW tiene ancora bene,come pure audi,la skoda incrementa le vendite,solo la seat va veramente male e magari la cederanno ai soliti cinesi.BMW va poi benissimo e mercedes deve ancora valutare l'esito dei nuovi modelli.Porsche è stata già salvata e sta rinnovando la gamma.Va male solo opel che però è tedesca per metà.Vanno anche bene jaguar e land rover,e se la GB non appartiene all'eurozona appartiene però all'UE.A questi si deve aggiungere anche la divisione europea di Hyundai che va pure bene.E' un problema della case automobilistiche dell'europa del sud,francia compresa.Per cui diranno che è conseguenza del mancato risanamento.Quindi fiat non fa affatto bene a lasciare il listino vuoto.PSA sta cercando di reagire perchè non ha una divisione americana in grado di sostenerla ma fino a quando la divisione americana di fiat può sostenere gli stabilimenti in perdita?La strada di PSA è quindi l'unica possibile,però bisogna che tali nuovi modelli facciano concorrenza alle case tedesche ed asiatiche,questo è il difficile.Ma se marchionen è pagato 500 volte un operaio si suppone che sia in grado di risolvere problemi molto difficili,altrimenti a capo di fiat ci potevamo stare tranquillamente io o te.
Ritratto di Giuss
24 ottobre 2012 - 18:45
ti sbagli dicendo che è un problema del sud Europa. Audi ha fermato le linee in Germania per una settimana, Volvo pure in Svezia( e potrebbe anche risuccedere), nonostante nuovi e bei modelli e nonostante i soldi "asiatici".Mercedes e Vw hanno rivisto al ribasso le vendite per fine anno. Ford è in trattativa per chiudere del tutto lo stabilimento in Belgio. Ormai anche il Nord Europa non è esente. Il problema riguarda tutti i paesi che non possono pagare €300 o meno lo stipendio...
Ritratto di Giuss
24 ottobre 2012 - 13:09
navigare in qualche forum francese per vederne il punto di vista...adesso non posso ma sta sera magari mi faccio un giro per capire se la vedono come la gran parte degli italiani o se invece reputano giusto l'aiuto statale. Anche perchè è chiaro che 7miliardi Psa non li potrà mai restituire, e quindi il "prestato" coincide con "regalato". Ancora GM tra l'altro deve saldare il debito in USA...
Ritratto di joshstation
24 ottobre 2012 - 14:54
Se fossero rimasti fedeli a bmw... vabbè... cavoli loro.. Io so solo di essere un praticante non pagato che gira con una punto del 96, e il governo mi dice di non essere schizzinoso :S
Ritratto di Porsche
24 ottobre 2012 - 16:54
bmw ? Infatti sarebbe stata la loro salvezza. C'è una questione importante. Purtroppo si pensa all'immediato (soluzione GM con soldi freschi) piuttosto che il lungo termine (gli accordi con BMW sono investimenti futuri). Pagheranno anche questa, e penso anche in maniera piuttosto pesante.
Ritratto di Porsche
24 ottobre 2012 - 16:52
Altri soldi di stato. Quello che è assurdo è che si continui imperterriti in politiche sbagliate da decenni. Pensare che GM riaddrizzi la baracca è un follia bella e buona. Si tratta di rimandare il disastro e per certi versi inasprirlo. Non si rendono conto di quello che fanno. Possibile che non c'è uno lì dentro che capisca che è meglio licenziare che continuare a drogare una situazione ormai insanabile ? L'aziende DEVE ridursi, ma a questo punto va obbligata anche la Renault. Sono cose dolorose, ma inevitabili visto che non si è competitivi. La Fiat è veramente su altri mondi, non pensavo che i francesi fossero così superficiali.
Ritratto di Mauo
24 ottobre 2012 - 17:27
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per l'ennesima volta ha avuto ragione, se il mercato cala, e calerà ancora, è perfettamente inutile fare nuovi investimenti, meglio "congelare" le risorse ed aspettare tempi miglori!
Ritratto di Mauo
24 ottobre 2012 - 17:27
2
per l'ennesima volta ha avuto ragione, se il mercato cala, e calerà ancora, è perfettamente inutile fare nuovi investimenti, meglio "congelare" le risorse ed aspettare tempi miglori!
Ritratto di wiliams
24 ottobre 2012 - 18:28
PEUGEOT sta perdendo milioni di EURO,la nuova 208 non sta dando risultati positivi per quanto riguarda i ricavi,hanno messo in commercio questa nuova auto del segmento B investendo milioni di EURO e non ne stanno ricavando nulla,per l ennesima volta MARCHIONNE ha ragione,inutile investire in nuovi modelli con la crisi attuale e futura,si andrebbe solo a peggiorare i conti.Faccio notare poi gli aiuti pubblici che PEUGEOT avrà per salvare le loro strutture bancarie.Poi non lamentiamoci degli aiuti a FIAT da parte dello STATO ITALIANO.