DUE LE VERSIONI - Presentata al Salone di New York dello scorso aprile, la nuova Viper, supercar di casa Chrysler, si potrà ordinare a partire da metà novembre 2012. Due le versioni: "base" e GTS. Dotate entrambe del motore 8,4 litri V10 aspirato interamente in alluminio che eroga 640 CV e 600 nm di coppia, si differenziano per alcune soluzioni tecniche riservate esclusivamente alla più ricca GTS. Quest’ultima, che può contare tra le altre cose su sospensioni attive, sarà in vendita negli Usa 120.395 dollari (circa 93.000 euro). Ne “bastano” invece 97.395 (circa 72.000 euro) per portarsi a casa la versione SRT.
EVOLUZIONE ELETTRONICA - Nata sul pianale della precedente generazione ampiamente modificato, la terza generazione della Viper dichiara un aumento del 50% della rigidità torsionale grazie a particolari rinforzi come la “X” in alluminio che collega sospensioni anteriori e motore. Rimasta fedele al concetto originario, con il lungo cofano motore, la doppia bolla sul tetto e gli scarichi laterali, la carrozzeria è ora più leggera del 35% grazie all’utilizzo di materiali compositi e dell’alluminio. Sono state adottate nuove soluzioni aerodinamiche e riviste le geometrie delle sospensioni per incrementare comfort e tenuta di strada. L’esuberanza della nuova Viper è adesso controllata dall’Esp, disinseribile e regolabile su 4 livelli di intervento, e dal controllo di trazione. Impianto frenante Brembo con dischi da 355mm e pinze a quattro pistoncini completano il quadro sicurezza.
ORA È “CONNESSA” - La Chrysler, che attribuisce il marchio SRT (Street and Racing Technology) e non più Dodge alla nuova Viper, afferma che l’angusto e “povero” abitacolo della vecchia Viper è solo un lontano ricordo. La nuova plancia è meno invasiva, dall’aspetto moderno e realizzata con materiali più pregiati. Un netto passo in avanti è stato fatto anche per quanto riguarda la connettività: la consolle è ora dominata da uno schermo a sfioramento di 8,4 pollici e non mancano presa Usb, bluetooth e impianto audio da 18 altoparlanti. L’abitacolo, nonostante l’ancora ingombrante tunnel centrale, guadagna qualche centimetro in virtù di una plancia meno invasiva e l’utilizzo di nuovi sedili della Sabelt.