FINO A 12 ANNI - A quasi due anni dalla sua presentazione, l’altro giorno la commissione Giustizia del Senato ha approvato in sede referente il disegno di legge che crea il nuovo reato di omicidio stradale. Cioè l’incidente stradale in cui il conducente che causa la morte di una persona è ubriaco o sotto effetto di droghe o ha guidato in maniera gravemente pericolosa. Da 8 a 12 anni di reclusione è la pena prevista dal testo approvato. E se il protagonista di un incidente stradale non si ferma a prestare soccorso a chi ha investito, scatta l’aggravante che fa aumentare la pena. Se poi le vittime dell’incidente sono più di una, la norma prevede che gli anni di condanna siano moltiplicati per tre, fino a un massimo di 30 anni.
IN CASO DI LESIONI - Il testo deliberato dalla commissione introduce anche il reato di lesioni, cioè senza la morte della vittima, conseguenti a incidenti causati da ubriachi o drogati. In questi casi, per chi ha provocato l’incidente appunto per gli effetti di alcol e droga è prevista una pena da 2 a 4 anni. Se il periodo di guarigione non supera i 20 giorni, il reato viene perseguito solo in seguito a querela.
NON SOLO PER UBRIACHI E DROGATI - Da che si parla di reato di omicidio stradale si è posta l’attenzione sui casi appunto in cui la morte o le lesioni siano derivate da incidente avvenuto per colpa di automobilisti ubriachi o “fatti” di droga, ma il disegno di legge approvato dalla commissione Giustizia del Senato affronta anche i casi in cui i sinistri con tali gravi conseguenze avvengono per una guida particolarmente pericolosa, indipendentemente se chi è al volante sia ubriaco, drogato o sobrio. La stessa pena è infatti prevista laddove l’incidente che causa morti o feriti venga causato per un eccesso di velocità superiore al doppio del limite consentito, oppure si attraversi un incrocio con il semaforo rosso, oppure si compia un’inversione di marcia nei pressi di un incrocio o si stia procedendo in senso vietato.
PATENTE IN BALLO - Per il reato di omicidio stradale lo stesso disegno di legge prevede anche l’introduzione di pene accessorie. In particolare è prevista la revoca della patente per chi è condannato per tale reato, mentre dopo l’incidente e fino all’emissione della sentenza il Prefetto può sospendere la patente dell’accusato.
ESAMI OBBLIGATORI - Altro aspetto rilevante contenuto nel disegno di legge in questione è la norma che prevede l’impossibilità di rifiutarsi di sottoporsi alle analisi volte a stabilire il tasso di alcol nel sangue o se si è sotto effetti di droghe. La nuova norma prevede infatti il prelievo coattivo, vale a dire che qualora “ci sia il fondato motivo di ritenere che dal ritardo possa derivare grave e irreparabile pregiudizio alle indagini” la polizia può portare l’interessato presso il più vicino centro di analisi per far effettuare il prelievo anche con la forza.
APPUNTAMENTO IN AULA - Dopo il via libera della commissione Giustizia del Senato, ora il disegno di legge dovrebbe arrivare alla discussione e approvazione in aula entro il mese di giugno.