PRIMO BILANCIO - Sono trascorsi circa 15 mesi dall’entrata in vigore dei reati di omicidio stradale e lesioni personali stradali, sanzioni che puniscono con maggior durezza le persone che provocano incidenti gravi o mortali: nei casi peggiori la detenzione arriva fino a 18 anni. Le Forze dell’Ordine hanno deciso pertanto di stilare un primo bilancio sulla legge, che dovrebbe rappresentare un deterrente più efficace nella speranza di ridurre il numero di incidenti che coinvolgono persone ubriache o drogate. Dal 25 marzo 2016 (primo giorno in cui la legge poteva essere applicata) al 4 giugno 2017 gli agenti della Polizia Stradale hanno accertato 843 incidenti mortali e 26.812 incidenti con lesioni. Per 456 incidenti si è proceduto con il reato di omicidio stradale ed in 388 casi l’ipotesi di reato formulata verso il colpevole è punibile con la reclusione da 2 a 7 anni, mentre 25 sono le persone arrestate in flagranza di reato.
FERMATI IN STATO DI EBREZZA - In 215 casi l’incidente ha provocato almeno un decesso. In 817 è stata formulata un’accusa per lesioni gravi o gravissime, mentre sono stati 182 gli incidenti dove una o più persone hanno riportato lesioni ferite di grave o gravissima entità. Da marzo 2016 a giugno 2017 le Forze dell’Ordine hanno sottoposto al test dell’alcol 38.936 guidatori, dei quali 2.088 sono risultati positivi anche dopo la più accurata verifica con l’etilometro: in tutti questi casi il livello di alcol nel sangue oltrepassava la soglia di 0,5 gr/litro, che impone il ritiro della patente in vista della sospensione. Gli agenti infatti svolgono accertamenti con strumenti più rapidi e meno costosi, che non costituiscono una prova del reato, e soltanto dopo (in caso di positività) effettuano rilevazioni con l’etilometro omologato. 138 persone sono state sanzionate perché soggette al divieto assoluto di assumere alcol prima di mettersi alla guida, perché neopatentati o conducenti di professione.
NUOVE STRATEGIE PER LE DROGHE - La Polizia Stradale ha fermato inoltre 2.735 persone che avevano assunto sostanze stupefacenti, 675 dei quali erano positivi a più droghe, nell’ambito di un programma a livello sperimentale che migliora l’accuratezza dei test: gli agenti hanno effettuato un primo esame sulla saliva sul luogo dell’incidente e in caso di positività hanno disposto il prelievo di campioni salivari per analisi in laboratorio. Nella maggior parte dei casi i controlli “normali” si rivelano più lenti e macchinosi, perché l’assunzione di una droga è meno facile da accertare rispetto all’alcol: la Polizia deve avere infatti al seguito un medico e un laboratorio chimico. Grazie ai nuovi test salivari è possibile avere una risposta con maggiore velocità, fermando la persona in attesa di analisi più approfondite in laboratorio.