NON SOTTOVALUTARE - Un sassolino “sparato” dall’auto che ci precede può essere sufficiente a scheggiarci il parabrezza, e poi non restano che due possibilità per evitare rischi: ripararlo oppure sostituirlo, a seconda dell’entità del danno. La prima cosa da fare è muoversi tempestivamente: più tempo si lascia passare, più la crepa sul cristallo si può allargare e più la riparazione diventa costosa; senza contare il rischio di incorrere in una multa di 84 euro, così come previsto dall’articolo 79 del Codice della strada. Alla Carglass Academy, il centro di formazione milanese della società (fa parte del gruppo Belron) specializzata nella riparazione dei cristalli, abbiamo visto come intervenire in questi casi.
RIPARAZIONE - I parabrezza sono composti da due lastre di vetro (esterna e interna) unite da una pellicola di materiale plastico posta tra l’una e l’altra. Per riparare un danno di diametro inferiore al centimetro (foto qui sopra), e che riguardi la lastra esterna, non serve più di una mezz’ora e si spende una cifra attorno agli 80 euro. Uno speciale compressore, fissato sulla scheggiatura, aspira l’aria dalla zona danneggiata; subito dopo inietta una resina fluida a presa rapida che restituisce al vetro solidità e trasparenza, riducendo al minimo l’impatto visivo della riparazione.
SOSTITUZIONE - Nel caso che il danno superi il centimetro di diametro, può essere consigliabile sostituire l’intero parabrezza (foto qui sopra) con un ricambio omologato secondo lo standard europeo ECE 43 R. L’intervento può durare un paio d’ore e la spesa si aggira sui 400 euro. Per prima cosa si devono smontare i tergicristallo, le guarnizioni di gomma intorno al parabrezza e le paratie di plastica tra il cofano e il bordo inferiore del vetro. Poi s’inserisce un cavo d’acciaio tra il vetro e la carrozzeria e lo si fa passare lungo tutto il perimetro del parabrezza. Da ultimo, il cavo viene collegato a una carrucola (brevettata dalla Carglass: si chiama Ezi Wire) applicata mediante un sistema di ventose alla parte interna del vetro: azionando la manovella, il filo si riavvolge e taglia il collante che lega il parabrezza senza danneggiare la scocca. Rimosso il vecchio cristallo, si passa a montare quello nuovo, dove aver preliminarmente steso l’adesivo che lo fisserà all’auto, montata una guarnizione in gomma lungo tutto il bordo e applicata, infine, una sostanza chimica che aumenta l’efficacia dell’adesivo.