COMPATIBILITÀ E DIVIETI - Le autorità francesi hanno varato una nuova classificazione dei veicoli relativa al loro livello di inquinamento. La griglia terrà conto del tipo di alimentazione, dell’omologazione e dell’anno di prima immatricolazione degli automezzi. In base a questo criterio le auto ventennali (targate prima del 1997) sono classificate come le meno compatibili con l’ambiente e di conseguenza sono le prime a essere colpite dalle limitazioni alla circolazione. Lo testimonia il divieto assoluto di circolare previsto per queste auto dalla amministrazione comunale di Parigi a partire dal prossimo primo luglio.
SECONDO UN PIANO GRADUALE - Il divieto era previsto dal programma municipale varato l’anno scorso, in base a cui già dal primo luglio 2015 vige il divieto di accesso a Parigi per i bus e i camion immatricolati prima del 1° ottobre 2001. Da sottolineare che il divieto che entrerà in vigore dal prossimo primo luglio vale sia per le auto diesel che per quelle a benzina. E dalla stessa data ad avere l’accesso interdetto alla città di Parigi saranno anche le moto immatricolate prima del primo giugno 1999. Si calcola che il nuovo divieto interessi circa il 10% delle auto circolanti a Parigi.
LE MULTE SOLTANTO DA OTTOBRE - La limitazione della circolazione scatterà il primo luglio, ma le sanzioni per chi infrangerà il divieto saranno comminate dal prossimo primo ottobre. In una prima fase la multa relativa sarà di 35 euro, per poi passare a 68 euro (135 per i camion) dal primo gennaio 2017. Secondo la nuova regolamentazione i veicoli circolanti sono suddivisi in sette categorie, appunto in base al loro grado di inquinamento. La più “virtuosa” è la categoria delle auto elettriche. Seguiranno altre cinque categorie con numeri progressivi sino al 6, per poi avere la settima categoria senza numero e con contrassegno color grigio: quest’ultima identificherà le auto immatricolate per la prima volta prima del primo gennaio 1997.
IL MINISTRO VOLEVA MENO CATEGORIE - La nuova classificazione (il cui dettaglio dei contrassegni sarà pubblicato nei prossimi giorni) è scaturita da un acceso confronto tra le amministrazioni locali e il ministrero dell’Ambiente. Il ministro dell’Ambiente Segolene Royal aveva predisposto una griglia di contrassegni di solo quattro livelli, ma le amministrazioni locali hanno contestato la proposta, in quanto avrebbe reso inattuabile una limitazione graduale della circolazione, a causa dell’eccessivo numero di automobili toccate dai divieti. Va infatti aggiunto che diverse altre città francesi stanno predisponendo regolamentazioni del traffico sulla falsariga di quella adottata (già da un anno) dalla amministrazione comunale di Parigi.