POCA ATTENZIONE - In tempi di post-pandemia, l’auto è tornata ad essere fra i mezzi di trasporto preferiti dagli italiani, molti dei quali ne faranno largo uso per gli spostamenti estivi. Ecco perché diventa ancora più importante accertarsi che tutte le sue parti siano in buone condizioni. A partire dai pneumatici, che vengono spesso trascurati dagli automobilisti: come dimostra un’indagine di Assogomma, l’associazione che riunisce in Italia i produttori di gomma e derivati (pneumatici compresi), il 52% degli italiani non gonfia correttamente le gomme dell’auto, marciando con pneumatici gonfiati ad una pressione minore di quella consigliata dalla casa produttrice. La corretta pressione è indicata nel libretto di uso e manutenzione dell’auto.
PER L’USURA E LA SICUREZZA - Questa cattiva abitudine non solo peggiora i consumi dell’auto, per i quali è stimato un incremento del 15% nel confronto con pneumatici correttamente gonfiati, ma può portare all’usura precoce del pneumatico stesso: in caso di sotto-gonfiaggio, la gomma tende a surriscaldarsi e ciò velocizza il degrado dei materiali con cui è realizzata; se il surriscaldamento si protrae nel tempo, il pneumatico rischia di cedere e scoppiare. Inoltre, una gomma sotto-gonfiata ha più difficoltà a reggere il peso dell’auto e dunque può peggiorare il comportamento su strada del veicolo. Il pneumatico sgonfio è maggiormente soggetto a lesioni, tagli e rigonfiamenti, causati dall’urto contro marciapiede o dal passaggio a velocità troppo sostenuta all’interno di una buca.
NÉ POCO NÉ TROPPO - Oltre al sotto-gonfiaggio va evitato anche il sovra-gonfiaggio, che porta ad avere i pneumatici ad una pressione maggiore di quella consigliata dalla casa produttrice: la conseguenza è usurare più rapidamente il centro del battistrada. Dunque è consigliabile non solo di controllare frequentemente la pressione dei pneumatici, operazione da eseguire le gomme fredde e l’auto “scarica”, per avere un’indicazione il più precisa possibile.