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Pininfarina “firma” un portabagagli speciale

17 maggio 2013

È frutto della collaborazione tra il celebre studio italiano di design e la francese Norauto, questo portabagagli aerodinamico da montare sul tetto.

Pininfarina “firma” un portabagagli speciale

NON FA MALE ALLA LINEA - Se lo spazio nel baule non è mai abbastanza, una soluzione per non lasciare a casa le valigie in più è rappresentata dai portabagagli chiusi da montare sul tetto: rispetto a quelli tradizionali, proteggono il carico e offrono meno resistenza all’aria. Per aggiungere alla funzionalità una forma più accattivante e meglio compatibile con quelle delle vetture a cui è destinato, la casa francese produttrice di accessori Norauto si è rivolta alla Pininfarina: il risultato è il portapacchi CX Air, in commercio (per sottolineare la particolarità del prodotto) con il marchio Norauto Premium. Il centro stile italiano ha realizzato un accessorio dalla forma slanciata, che ricorda quella di una vettura sportiva: in particolare nella “fiancata”, dall’andamento sinuoso, e nella parte posteriore, che ricorda un estrattore d’aria.

SI APRE SU DUE LATI - La ricercatezza delle linee, però, non è il solo aspetto di questo portabagagli, che offre soluzioni pratiche davvero interessanti. Una maniglia interna permette di chiudere facilmente il coperchio del “cofano” senza doversi “arrampicare” troppo in alto, mentre l’apertura bilaterale consente di accedere all’interno del portabagagli sia dal lato del guidatore sia da quello del passeggero. Inoltre, per agevolarne l’utilizzo anche al buio, una luce a led alimentata da batterie si accende al momento dell’apertura. Si tratta di tre soluzioni che non si ritrovano su prodotti più economici, come per esempio i modelli della serie Bermuda della stessa Norauto, che a parità di capacità di carico (410 litri) costano 250 euro anziché 450.

ANCHE DA 450 LITRI - Diponibile pure nella variante “maxi” da 450 litri (500 euro), si può avere in tre tinte: argento, antracite metallizzato e blu scuro. La colorazione bicolore (blu con fascia centrale grigia) costa 50 euro in più per il modello da 410 litri, mentre il sovrapprezzo sale a 60 euro per quello da 450 litri.

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Raffaelorenz

19 maggio 2013 - 08:02

Per 200 euro in più non mi accontento di una maniglia e una lucetta.... VOGLIO CHE LE VALIGIE SALGANO SU E SCENDANO A TERRA DA SOLE!

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Carlo Recla

19 maggio 2013 - 17:03

PRODOTTO DA NORAUTO?

Posso sbagliarmi, ma credo che Norauto non abbia stabilimenti ma solo magazzini di stoccaggio e una rete di distributori particolarmente sviluppata in Francia. Sarebbe interessante sapere chi materialmente costruisce l'oggetto: forse ne fa altri simili, di linea magari meno entusiasmante, ma che, vivaddio, costano il giusto!

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Merigo

19 maggio 2013 - 19:22

Che tristezza!

Fino a tre anni fa, Pininfarina produceva automobili in ben tre stabilimenti, mentre la Divisione "oggettistica" esisteva solo a tempo perso, per disegnare ad esempio la fiaccola per le Olimpiadi di Torino 2006, la macchina per il caffè di Lavazza, la bottiglia dell'acqua San Bernardo, la bicicletta verde che ESSO ci regalava raccogliendo i punti della benza. Oggi invece quella Divisione è il core-business di Pininfarina, le cui Azioni mica per nulla da 50,00 €/cad sono scese a meno di 3,00 €/cad, e quei tre stabilimenti sono chiusi (quello di Grugliasco ha avuto un susulto di speranza quando fu comprato dalla Regione Piemonte per affittarlo a quel delinquente di Rossignolo per produrci le De Tomaso, di cui come noto non è stata prodotta una, mentre tutta la truppa è in galera). Più o meno un anno fa, sembrava ci fosse una possibilità di produrre qualcosa per BMW (una versione della Mini o una della Serie 1), ma poi non se ne fece nulla. E così, ecco il titolone per un portabagagli: he tristezza!

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Merigo

19 maggio 2013 - 20:41

Mi correggo!

Pininfarina ha disegnato la bottiglia dell'Acqua Lauretana, mentre la bottiglia della San Bernardo che ho erroneamente citato fu firmata da Giorgetto Giugiaro: Designer piemontesi per acque piemontesi, da qui la confusione! Pardon.