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Il Pirelli P Zero compie 40 anni

Pubblicato 21 gennaio 2025

È nato grazie all’esperienza accumulata nei rally sulla Lancia Delta S4 Gruppo B, debuttando sulla versione stradale e inaugurando la categoria di pneumatici ad altissime prestazioni. 

Il Pirelli P Zero compie 40 anni

QUATTRO GENERAZIONI AD ALTE PRESTAZIONI - Qualche giorno fa abbiamo scritto dei compleanni più importanti in campo automobilistico che si celebrano nel 2025 (qui per saperne di più). Lì ci eravamo occupati unicamente delle vetture, ma c’è un altro importane anniversario che si festeggia quest’anno, quello dei Pirelli P Zero. Il pneumatico sportivo compie infatti 40 anni e nelle quattro generazioni che si sono succedute è diventato il campione assoluto del mercato per numero di omologazioni delle case automobilistiche, con oltre 3.000 versioni realizzate per specifici modelli. Tra questi ci sono alcuni dei più prestigiosi modelli di Ferrari, Lamborghini, McLaren, Pagani, Aston Martin e Porsche. 

NUOVE ESIGENZE - La prima apparizione del marchio P Zero è datata 1985, quando debuttò sulla Lancia Delta S4 Stradale. La copertura “per tutti” era un’evoluzione di quanto sperimentato sulla Delta S4 Gruppo B. Per poter controllare queste auto fu chiesto alla Pirelli di sviluppare un pneumatico dalle performance eccezionali, iniziando così una rivoluzione che ha fatto nascere la categoria di gomme UHP (Ultra High Performance). Il nome P Zero rappresentava l’idea di un nuovo inizio, affiancando lo Zero alla classica P dei prodotti della Pirelli. La sfida era di adattarsi ai cambiamenti che viveva la stessa automobile, con la sovralimentazione e il turbocompressore sulle auto sportive che negli anni ‘80 introducevano nuovi livelli di potenza e, di conseguenza, nuove esigenze per i pneumatici. Su vetture prive degli aiuti elettronici come quelle moderne, la gomma era fondamentale per avere aderenza, stabilità e sicurezza.

UNA VITTORIA AL RALLY - L’esperienza maturata su strada e nelle competizioni, insieme a quella dell’ingegner Mario Mezzanotte, fu fondamentale per la nascita del Pirelli P Zero. L’idea era di combinare le tre anime del pneumatico racing: la spalla interna intagliata (per garantire l’aderenza in caso di pioggia), la spalla esterna simil-slick (per migliorare il grip sull’asciutto) e una parte centrale da pneumatico intermedio a fungere da punto di equilibrio. Fu il motorsport a sancire definitivamente la validità dei nuovi P Zero. Al rally di Sanremo, la Lancia Delta S4 di Miki Biasion montava normalmente i P Zero stradali per i trasferimenti: in una tappa, caratterizzata da un fondo scivoloso a causa di una forte pioggia, Biasion decise di lasciare montate le gomme stradali non ancora in commercio, vincendo la tappa davanti agli avversari con pneumatici racing. 

LABORATORIO DI INNOVAZIONI - Il P Zero ha rappresentato anche l’inizio della strategia Perfect Fit di Pirelli, ovvero la volontà di soddisfare le specifiche esigenze dei vari modelli dei costruttori più importanti. Oggi la gamma si articola in diverse varianti in base alla vettura su cui i pneumatici saranno montati, al suo utilizzo e alla stagionalità. Può equipaggiare dalle berline di lusso alle supercar fino alle suv più sportive in ogni stagione (estive, invernali o all season). Il P Zero è anche il prodotto su cui debuttano le innovazioni della Pirelli: nel 2019 è nato il pacchetto di tecnologie Elect per auto elettriche e plug-in, mentre nel 2023 è arrivato il P Zero E, il primo UHP con almeno il 55% di materiale di origine biologica o riciclato. Nei prossimi mesi arriverà la quinta generazione del P Zero, a continuare una storia di continua innovazione tecnologica.



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Ritratto di Ralfschumacher
21 gennaio 2025 - 22:10
Troppo dure
Ritratto di MS85
22 gennaio 2025 - 11:54
Commenti random e dove trovarli
Ritratto di AZ
22 gennaio 2025 - 23:15
Di già?