NUMERI IMPORTANTI - Al termine della stagione, Federpneus ed Assogomma hanno tirato le somme: durante i mesi scorsi inverno sono stati venduti 8 milioni di pneumatici invernali contro i 6,5-7 milioni dell'inverno precedente. “A fronte di un parco circolante di 36 milioni di autovetture, circa il 20% - stima Assogomma - dispone ormai di un doppio treno di pneumatici”. Il mercato delle coperture invernali ha raggiunto circa il 25% del mercato complessivo di dei pneumatici sostituiti ogni anno, quantificabile in circa 30 milioni di unità.
MOLTIPLICAZIONE DELLE ORDINANZE - Parte di tanto successo è senz'altro da imputare alle avverse condizioni climatiche dello scorso inverno, accompagnate da un aumento esponenziale del numero di ordinanze riguardanti l'obbligo di utilizzo di pneumatici invernali o catene a bordo. A fronte di circa 80 ordinanze della passata stagione fredda infatti, quest'anno se ne sono contate quasi 250, che hanno interessato tutta la Penisola, nessuna regione esclusa.
PIÙ SICURI D'INVERNO - “Gli italiani - ha detto Fabio Bertolotti, direttore di Assogomma - si stanno orientando sempre più verso l'utilizzo di pneumatici invernali, a prescindere dalle imposizioni legislative, perché sono indiscutibilmente ritenuti l'unica soluzione per tutta la stagione fredda: capaci di assicurare reali vantaggi in termini di sicurezza stradale, contribuendo a migliorare la circolazione e la mobilita' durante il periodo più critico dell'anno.”
CATENE E GOMME, MONDI DIVERSI - Per quanto riguarda la prossima stagione fredda, Assogomma ha annunciato che interverrà presso le istituzioni affinché si giunga ad una semplificazione e ad una armonizzazione della normativa su scala nazionale. “Occorrerà infatti prevedere - conclude Bertolotti - periodi di vigenza che siano quanto più possibile omogenei, evitando che una discutibile equivalenza giuridica tra due prodotti diversissimi, come i pneumatici invernali e le catene 'a bordo', che trovano ambiti temporali di applicazione ancor più differenti, siano anche considerati equivalenti sotto il profilo tecnico-prestazionale: una convinzione che, come è stato più volte dimostrato, è priva di ogni fondamento tecnico e pratico.”