NEMMENO UN CENT - La torta è ricca: l’Unione Europea investirà 31 miliardi di euro per completare le grandi reti di collegamento ferroviarie in Europa, ma per il ponte sullo Stretto di Messina non arriverà un cent. Lo ha affermato ieri José Manuel Durão Barroso, presidente della Commissione europea, presentando il piano dei trasporti. L’essenziale, secondo Barroso, è che entro il 2030 il collegamento con la Sicilia sia potenziato: via ponte o via mare resta un problema del governo italiano.
SI VA AVANTI - Ma secondo il ministro dei Trasporti Altero Matteoli il ponte resta una priorità e le risorse necessarie verranno reperite sul mercato. Non fa una piega nemmeno il direttore generale della Stretto di Messina (società fondata nel 1981 per curare progettazione, realizzazione e gestione dell’infrastruttura): infatti, per Giuseppe Fiammenghi le risorse dovrebbero arrivare nei tempi previsti, grazie a investitori internazionali e non c’era alcuna ipotesi di ricevere fondi comunitari. Nel frattempo continuano gli espropri dei terreni intorno alle aree sulle quali dovrebbero sorgere i piloni e i raccordi autostradali.