UNA BASE VERSATILE - Una cosa che si legge molto spesso è che “le automobili elettriche hanno bisogno di una piattaforma dedicata” per poter sfruttare al meglio le peculiarità di questo schema tecnico. Questo concetto è abbracciato convintamente dal Gruppo Volkswagen, la cui piattaforma MEB è la base di tantissimi modelli diversi, dalla futura ID.2 (qui l’anteprima) al pulmino ID.Buzz. In casa Porsche si punta molto sulla futura PPE, quella Premium Platform Electric capace di accogliere motorizzazioni fino a 450 kW/612 CV e 1.000 Nm. Sviluppata insieme all’Audi, promette di “ampliare l'ambito di applicazione del concetto di piattaforma per veicoli elettrici”. In effetti dai rendering si evince che sulla PPE si potranno costruire berline, suv (da quelle compatte alle “large”) e persino multispazio.
PASSO ELETTRICO - Il corredo genetico a base di elettroni e non di ottani della piattaforma PPE si desume anche dalla misura del passo, che parte da 2,81 per arrivare a 2,99 metri in modo da creare spazio a batterie con molti kWh. Per fare un confronto, l’attuale Macan ha una distanza fra gli assi delle ruote di 2,80 metri e l’imponente Cayenne arriva a 2,90 metri, lo stesso valore dell’elettrica Taycan. La versione della PPE definita ‘iniziale’ è destinata proprio alla futura Macan elettrica, il cui lancio è previsto per il 2024. Il passo rispetto al modello attuale aumenterebbe quindi di 14 centimetri per ospitare la batteria sotto il pavimento, ma anche per dare più spazio ai passeggeri.
LA FORZA DEI NUMERI - Una piattaforma modulare “si traduce in economie di scala: un minor numero di componenti in volumi elevati riduce i costi e garantisce un'elevata qualità del prodotto. Volkswagen è stata uno dei pionieri della strategia di piattaforma modulare con la sua MQB, che dal 2012 ha consentito di produrre più di 32 milioni di veicoli, con motore a benzina o a gasolio, di molti tipi diversi. La nuova PPE, trasportando il concetto alle motorizzazioni elettriche, darà a “Porsche nuove opportunità per lanciare modelli ad alto volume con elevati standard tecnici e con un profitto interessante, facendo così un ulteriore passo avanti nell'elettrificazione del suo portafoglio”. In effetti dai disegni si evince che la maggior parte della sezione anteriore, per esempio, rimane la stessa per tutti i modelli, eccezion fatta che per la suv di taglia maggiore (qui per saperne di più).
FUTURO ELETTRICO - La Porsche prevede che oltre l'80% delle sue consegne sia costituito da veicoli elettrici entro il 2030: anche se è una delle Case che più spinge per gli e-Fuel, proponendoli come un mezzo per prolungare la vita dei motori a scoppio dopo il 2035 (qui per saperne di più), vede anche per sé stessa un orizzonte elettrico. La piattaforma PPE, nativamente elettrica, promette "un ampio margine di manovra per passo, carreggiata e altezza da terra, consentendo ad automobili di segmenti diversi con trazione posteriore o integrale molti livelli prestazionali”. L’architettura a 800 volt, insieme a motori elettrici di ultima generazione e alla gestione avanzata della batteria e della carica, promette un livello di prestazioni degno del marchio Porsche. Riguardo la Macan elettrica la Porsche non si nasconde quando dice che “punta a diventare il modello più sportivo del suo segmento. Gli obiettivi del suo sviluppo includono alte prestazioni costanti nel tempo, autonomia adatta ai viaggi a lunga distanza e la ricarica rapida ad alta potenza”.
LA BATTERIA È IL FULCRO - La Porsche evidenzia che “se i vantaggi che una piattaforma per veicoli elettrici potrebbe offrire sono evidenti, la sua progettazione presenta sfide molto complesse. Occorre prendere in considerazione molti aspetti in presenza che di obiettivi di sviluppo in netto contrasto fra di loro”. Da un lato i componenti del powertrain elettrico offrono maggiori margini di manovra rispetto a quelli di un motore a combustione e danno alla piattaforma una flessibilità che le permette di fare da base a veicoli completamente diversi a trazione anteriore, posteriore o integrale, eventualmente con più di un motore. In questo quadro è facile vedere come la “ batteria svolga un ruolo chiave. Oltre ad essere la fonte dell’energia del veicolo elettrico dovrebbe anche fungere da parte integrante della struttura antiurto e del rinforzo del sottoscocca ed essere un componente del sistema di raffreddamento”. Le idee della Porsche per la sua piattaforma PPE sono quindi chiare ed è interessante sapere che anche altri costruttori si rivolgono a Porsche Engineering per consulenze. Per uno di questi, per esempio, si è sviluppata una piattaforma modulare concepita in modo che, per ogni aumento del passo, un ulteriore modulo batteria colmasse lo spazio che si creava nel sottoscocca.