BATOSTA - Composta dai marchi Citroën, DS, Opel e Peugeot, oltre che dalla divisione finanziaria Banque PSA Finance e dal produttore di parti Faurecia, la francese Groupe PSA è il secondo costruttore europeo in termini di consegne. Oggi ha pubblicato il bilancio economico del primo semestre 2020, gravemente influenzato dagli effetti della pandemia, come fa intendere il calo del fatturato: è diminuito a 25,12 miliardi di euro, il 34,5% in meno rispetto a gennaio-giugno 2019. La divisione automobilistica ha fruttato 19,59 miliardi, il 35,5% in meno, mentre il giro d’affari della Faurecia, che si occupa della componentistica, si è ridotto del 31,2% a 6,17 miliardi.
IN UTILE - L’amministratore delegato della PSA, Carlos Tavares (nella foto qui sopra), può comunque vedere il bicchiere mezzo pieno, perché il gruppo è ugualmente riuscito a generare profitti: saranno pochi i rivali a fare altrettanto, considerato il tracollo subito dal mercato dell’auto mondiale. La divisione automobilistica ha chiuso il semestre con un margine operativo lordo di 731 milioni di euro, il 72,% rispetto ai 2,657 miliardi di gennaio-giugno 2019; ne deriva un margine del 3,7% per auto venduta, ottimo per un gruppo senza marchi di lusso ad altissima redditività (era dell’8,7% a giugno 2019). La Faurecia invece è stata in perdita di 159 milioni, contro l’utile di 634 milioni del primo semestre del 2019. La PSA, alla luce di questi risultati, ha chiuso il semestre con 517 milioni di margine operativo lordo.
CRISI NERA IN CINA - Il Groupe PSA è riuscito a generare profitto nonostante il crollo delle vendite, diminuite del 45,7%: erano 1,903 milioni a giugno 2019, sono state 1,033 milioni a giugno 2020. Il mercato principale è stato quello europeo, con 885.000 immatricolazioni, il 47,3% in meno rispetto al primo semestre del 2019, davanti al Medio Oriente e all’Africa: qui la PSA ha venduto 71.000 auto, il medesimo numero di quelle immatricolate un anno fa. In Cina le vendite sono passate da 60.000 a 22.000, per un calo del 62,4%, un’inezia per un gruppo così ambizioso. In America Latina la contrazione è stata pari al 46,4%, a 37.000 unità.