DA DUE A QUATTRO STELLE - Un anno fa, proprio in questo periodo, riportavamo i deludenti risultati ottenuti da un modello cinese sottoposto ai crash test dell'EuroNCAP, l'ente indipendente che verifica la sicurezza delle auto vendute in Europa. Era la Landwind CV9, una monovolume di medie dimensioni che ottenne solo 2 stelle su 5, mostrando un abitacolo al limite della resistenza e scarse dotazioni per la sicurezza: niente airbag laterali e Esp (qui per saperne di più). Bene, a distanza di un anno, l'EuroNCAP ha sottoposto altri due modelli di costruttori cinesi e l'esito è stato ben diverso: le berline MG6 (nella foto in alto) e Geely Emgrand EC7 hanno ottenuto 4 stelle: un risultato ottenuto, per rendere l'idea, anche dalla nuova Fiat Panda (qui per sapenre di più). Come ha dichiarato Michiel van Ratinge, segretario generale dell'EuroNCAP, “i risultati dimostrano lo sforzo dei costruttori per migliorare la sicurezza dei propri veicoli e rappresentano una pietra miliare per l'industria automobilistica cinese. È un chiaro segnale dei progressi compiuti: se continueranno così otterranno cinque stelle entro breve tempo”. Ma vediamo nel dettaglio le due auto.
MG6
Nell'urto frontale contro la barriera l'abitacolo della MG6 è rimasto strutturalmente integro. Nonostante la protezione offerta ai manichini sia stata giudicata buona dall'EuroNCAP, l'ente evidenzia come l'insufficiente pressione di gonfiaggio dell'airbag guidatore non eviti che la testa arrivi in contatto con la corona del volante. Nell'urto laterale contro la barriera la MG6 offre una protezione discreta al busto, mentre nel più severo test del palo, viene giudicata adeguata. Migliorabile invece la protezione al colpo di frusta in caso di tamponamento. La protezione per i bambini è adeguata e l'airbag del passeggero anteriore si può disattivare. In caso di investimento del pedone il paraurti offre una buona protezione per le gambe, ma quella garantita dalla mascherina e dal cofano motore viene giudicata insufficiente. L'auto oltre che di airbag frontali e laterali è dotata di serie anche dell'Esp, elemento preso in considerazione dall'EuroNCAP per valutare la sicurezza dell'auto.
SOLDI CINESI, “CUORE” INGLESE - La MG6 è una berlina da famiglia in vendita attualmente solo in Inghilterra. Lo storico marchio inglese MG, è stato acquistato nel 2007 dalla Saic, il più grande costruttore cinese, insieme agli stabilimenti di Longbridge dove vengono progettate e assemblate le auto, compresa una riedizione della spider TF. In Cina, il gruppo vende “poche” vetture col proprio marchio Saic Motor: giusto 160.000 nel 2010. Grazie però alle vetture prodotte su licenza e agli accordi con GM e Volkswagen, in realtà è il primo produttore cinese di veicoli: ben 3.558.400 l'anno scorso.
GEELY EMGRAND EC7
Anche la Emgrand EC7 secondo l'EuroNCAP offre una buona protezione agli occupanti. Però, nell'urto frontale contro la barriera, la struttura della plancia può causare delle ferite a passeggeri in base alla loro statura e posizione di seduta, mentre la pedaliera può causare problemi ai piedi del guidatore: la protezione viene giudicata insufficiente. Nell'urto contro la barriera la Emgrand EC7 ottiene il massimo dei punteggi, ma nel più severo test del palo la protezione per il busto può essere migliorata. Buona, invece, la protezione offerta contro il colpo di frusta e quella garantita ai bambini (l'airbag anteriore passeggero può essere disattivato). Criticabile, infine, la protezione offerta al pedone in caso d'investimento: quella per le gambe è appena discreta, mentre quella per il busto e la testa non raggiunge la sufficienza. Anche sulla Emgrand EC7 l'Esp è di serie.
SONO I PROPRIETARI DELLA VOLVO - La Geely Emgrand EC7 è una berlina in vendita in Russia e Ucraina. La Geely è una società nata costruendo frigoriferi che, dal 1997, ha iniziato a produrre anche automobili, essenzialmente piccole e vendute a basso prezzo. Sul mercato interno è presente con diversi marchi (Shanghai Maple, Englon, Emgrand e Gleagle) e nel 2010 ha venduto 400.000 auto. L'anno scorso la Geely è finita sotto i riflettori per aver acquisito la Volvo dalla Ford, garantendo solidità finanziaria al costruttore svedese.