UNO STUDIO, UN’ISTITUZIONE - La qualità di una vettura comprende molti aspetti, tra cui il soddisfacimento delle aspettative del consumatore, ma anche il ridotto numero di guai meccanici e inconvenienti tecnici. L’ultimo studio della società di analisi JD Power (Initial Quality Study 2019) fa riferimento proprio a questo, misurando attraverso i sondaggi la qualità iniziale di un veicolo dal numero dei problemi riscontrati dai proprietari. Il numero riportato indica proprio il numero dei difetti indicati, come tali dagli interpellati, ogni 100 veicoli. Nello specifico lo studio si basa sulle risposte fornite da 76.256 acquirenti di veicoli nuovi, intervistati dopo 90 giorni di proprietà del mezzo, ed è quindi indicativa della qualità costruttiva generale delle vetture all'uscita dalla fabbrica.
NUOVI PROBEMI - Stando ai risultanti dall’edizione 2019 dello studio Initial Quality Study, che fa riferimento al mercato americano, rispetto allo scorso anno 13 marchi sono migliorati e 18 sono peggiorati. Lo studio evidenzia che, oltre ai problemi tradizionali come le imperfezioni della vernice, i rumori dei freni e delle sospensioni e il mancato avviamento dei motori, sono in aumento le criticità legate ai sistemi avanzati di assistenza alla guida e ai sistemi multimediali.
GIAPPONESI NON PIÙ DOMINATORI - A dominare la classifica (vedi grafico qui sopra) è, ancora una volta, il gruppo coreano Hyundai-Kia. Le auto della Genesis (marchio di qualità del gruppo coreano) nei primi 90 giorni di vita hanno registrato solo 63 problemi ogni 100 veicoli. Si tratta di un dato significativamente inferiore alla media del settore che è di 93 problemi per 100 veicoli. Bene anche le altre marche del gruppo coreano, Kia e Hyundai, che hanno registrato un punteggio rispettivamente di 70 e 71. A completare il quintetto delle primi cinque troviamo Ford, con 83, e Lincoln, con 84 problemi ogni 100 veicoli. Subito dopo si posiziona la Chevrolet con 85; bene anche la Dodge, 90, e la Buick, 92, che hanno registrato punteggi migliori della media del settore. I costruttori giapponesi, che fino a qualche anno fa occupavano la maggior parte dei primi dieci posti della classifica, sono scesi sensibilmente: ora la prima è la Nissan al settimo posto, la Toyota è solo nona.
TEDESCHI E INGLESI - I costruttori europei hanno registrato risultati al di sotto della media. Discorso a parte per la Porsche 911, che, con 58 problemi ogni 100 auto, per il secondo anno consecutivo ottiene il miglior punteggio di qualsiasi modello (nella classifica generale di marca la Porsche ha totalizzato solo 96). Male gli altri marchi tedeschi: la Mercedes, 94, la BMW, 102, l’Audi, 106 , e la Volkswagen, 113. Se i marchi tedeschi hanno registrato delle prestazioni non propriamente brillanti, ancora peggio sono andati i costruttori inglesi: la Jaguar, con 130 porblemi ogni 100 veicoli, si posiziona in fondo alla classifica. Con 123 problemi ogni 100 veicoli la sorella Land Rover riesce a fare leggermente meglio. La Fiat, pur essendo presente negli Usa, non è stata inclusa nella classifica per la scarsa diffusione.