RIDUZIONE PROGRESSIVA - In Europa nel 2010 le vittime di incidenti stradali sono state 31.029; in Italia 4.090. Per il 2011 i risultati sono ancora provvisori ma sono state accreditate le riduzioni citate. Il Rapporto mette in evidenza come nel decennio dal 2001 al 2010 in Europa le vittime della strada siano diminuite del 42,9% passando da 54.302 a 31.029. In Italia il miglioramento è stato del 42% (7.096 le vittime nel 2001 e 4.090 nel 2010). I dati si riferiscono ai 27 Paesi dell’Unione europea e provengono dal data base relativo agli incidenti stradali, funzionante presso la Commissione europea.
MIGLIORAMENTO DOPPIO - Una volta tanto l’Italia si distingue positivamente. Il dato emerge dal Rapporto 2012 sulla sicurezza stradale della Dekra, società tedesca specializzata nei servizi professionali di sicurezza e consulenza per i settori automotive. Mentre a livello europeo dal 2010 al 2011 le vittime della strada sono diminuite del 2%, in Italia la stessa diminuzione è stata del 4%.
SBAGLIA L’UOMO - Le statistiche entrano anche nel dettaglio, rilevando che per il 90% degli incidenti la responsabilità è da ascrivere a un errore di guida, mentre soltanto il 10% è la percentuale degli incidenti dovuti a problemi tecnici. Per quanto riguarda la situazione in cui si hanno più vittime, la quota più grande è sulle strade extraurbane non autostradali: il 56%; il 38% dei decessi deriva da incidenti avvenuti nelle strade urbane e solo il 6% sulle autostrade. La statistica secondo la tipologia dei mezzi vede l’automobile al primo posto, con il 47% delle vittime; seguono le moto (13,5%), le bici (6,8%), i furgoni (2,7%) e i camion (1,6%). Il 18,3% delle vittime sono pedoni.
LA TECNOLOGIA DISTRAE? - Interessante è infine l’osservazione compiuta dal rapporto a proposito del rapporto tra automobilista e tecnologia. Lo studio della Dekra arriva alla conclusione (senza peraltro riportare dati numerici) che “le nuove tecnologie di bordo, pur rappresentando un prezioso aiuto per i conducenti, in alcuni casi sono fonte di distrazione dalla guida, come la quantità eccessiva di segnali di sicurezza dei dispositivi tecnologici all’interno dell’abitacolo, che portano a una disattenzione del guidatore perché non riconosce più come importanti i segnali acustici e visivi”.